Brillantemente superato anche stavolta il controllo, da parte dell’ente certificatore Icila, delle aziende del Distretto della Sedia aderenti al progetto Catena di Custodia FSC, la certificazione (sempre più richiesta dai mercati internazionali) che garantisce al consumatore finale l’utilizzo di materiali nel rispetto dell’ambiente. La verifica sul campo ha confermato la conformità dei requisiti e degli standard FSC delle 19 imprese (33 in tutto, se si contano quelle della 1° edizione) che hanno intrapreso il percorso multisito proposto dall’Asdi sedia, un sistema in grado di far dialogare le imprese tra loro attraverso protocolli e procedure comuni. Nei prossimi giorni il comitato di delibera dell’Icila valuterà le realzioni delle analisi sul campo ed emetterà l’esito definitivo; a fine novembre si terrà la consegna delle certificazioni alle aziende che avranno completato l’iter.
Ieri l’ingegner Marco Clementi dell’Icila, dopo il sopralluogo, ha quindi dato il via libera al completamento dell’iter, per ora unico in Italia: “l’aggregazione del Distretto della Sedia rappresenta nel settore arredo un’esperienza inedita in Italia, se non nel mondo. In genere le certificazioni sono singole; quella multisito proposta dall’Asdi, dunque, è un’esperienza davvero pioneristica. Non solo qui abbiamo trovato quello che ci aspettavamo, ma molto di più: per la prima volta, nei nostri controlli nelle aziende in Italia, non abbiamo riscontrato nulla che non fosse conforme, a conferma dell’attenzione del tessuto produttivo del Distretto per il “green”.
Soddisfazione da parte dell’Asdi Sedia, che da sempre crede nell’efficacia delle sinergie del Distretto e in questo percorso virtuoso che sta consentendo sempre a più imprese di ottenere, in forma aggregata, la certificazione nell’ottica della green economy: “è una delle strade principali per rilanciare, su basi nuove, l’economia del Distretto – afferma il presidente dell’Asdi, Giusto Maurig. – Lo sanno bene le nostre aziende, che ci richiedono in massa la certificazione multisito FSC, tant’è che già questo inverno potremmo far partire il terzo ciclo”. “La percezione che abbiamo avuto – conclude il rappresentante dell’Icila – è quella di un distretto vivo, dinamico, che continua a proporre nuovi progetti e soluzioni nonostante il periodo difficile”. Intanto l’Asdi Sedia è già all’opera per proporre al territorio una nuova certificazione in campo ambientale.