Era il 1999 quando l’allora regista esordiente Sofia Coppola sbarcava per la prima volta al Festival di Cannes con Il giardino delle vergini suicide. Venticinque anni dopo il film torna ora in sala restaurato in versione 4K da Criterion, con l’approvazione di Sofia Coppola e supervisionato dal direttore della fotografia Ed Lachman: da lunedì 6 a mercoledì 8 maggio sarà in programma in versione originale con sottotitoli in italiano al Visionario di Udine (lunedì e martedì alle ore 20.00, mercoledì alle ore 20.30) e a Cinemazero di Pordenone (lunedì alle 21.15 e martedì e mercoledì alle 18.45). Tratto dall’omonimo romanzo di Jeffrey Eugenides, Il giardino delle vergini suicide racconta la storia di cinque sorelle che si tolgono la vita in un inspiegabile e silenzioso suicidio collettivo, sullo sfondo d’una famiglia debole e oppressiva, di un’America anni Settanta i cui contorni sfumano in una luce lievemente abbacinata. Sofia Coppola comincia a tracciare qui la sua mappa della prima giovinezza femminile, che osserverà sempre come un paesaggio insieme familiare e straniero.