
L’insegnante di Fontane, fondatrice dell’associazione “Una Mano per un Sorriso – For Children”, è a Nairobi per avviare la riqualificazione di un vecchio edificio che diventerà la Smiling School del quartiere Lucky Summer: “Cambiamo il mondo un sorriso alla volta”
“Quanti chilometri sei disposto a fare per un sorriso?”. Se lo chiede Paola Viola, con il suo contagioso entusiasmo, e se lo chiedono le decine di volontari, in gran parte under 30, dell’associazione “Una mano per un Sorriso – For Children” fondata da questa insegnante di Fontane di Villorba (Treviso) insieme a Gigliola Barlese, con l’obiettivo di sviluppare progetti umanitari rivolti alla difesa dei diritti dell’infanzia nel mondo.
Paola, di chilometri, ne fa tantissimi ogni anno. Ieri, giovedì 17 aprile, è ripartita per il Kenya inseguendo una nuova sfida: riqualificare una vecchia scuola del quartiere Lucky Summer di Nairobi. Siamo ai margini della baraccopoli di Korogocho, realtà che sorge a ridosso della discarica di Dandora, il più grande ammasso di rifiuti dell’Africa orientale. Un contesto difficile dove migliaia di persone, e moltissimi bambini, per lo più provenienti dalla aree rurali, vivono in condizioni di assoluta precarietà.
“Il progetto – spiega Paola, che nel 2021 è stata riconosciuta tra le 100 donne più influenti in Italia dalla rivista F e nel 2022 è stata insignita dal presidente Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italia – ha ufficialmente preso il via nel 2024 quando è stato completato l’acquisto di un terreno adiacente alla vecchia scuola. Ora siamo pronti ad avviare l’attività di ricostruzione: ristruttureremo l’edificio esistente con una nuova cucina e mensa, posizioneremo una cisterna per l’acqua potabile, amplieremo la scuola per rispondere ai nuovi standard richiesti dalla recente riforma scolastica attuata in Kenya. Inoltre, trasformeremo il terreno accanto in un giardino sicuro, realizzando un orto botanico e un campo sportivo per offrire ai ragazzi un vero spazio educativo, ma anche di benessere e socialità. Il 28 aprile, dopo la firma del contratto con i costruttori, inizieranno ufficialmente i lavori”.
Il nuovo traguardo inseguito da “Una mano per un Sorriso – For Children” è ormai dietro l’angolo. “Per noi, che da anni lavoriamo al fianco di bambini e famiglie in contesti difficili, in particolare negli slum di Nairobi, è un sogno che si avvera. L’associazione è partita dal niente nel 2010: zero soldi, zero competenze. Ma tanti obiettivi. La voglia di farcela a tutti i costi. Crediamo in un approccio integrato, fatto di istruzione, salute, ascolto e progetti concreti che possano davvero migliorare la vita delle persone. Uno di questi è proprio la Smiling School di Lucky Summer, che si trova in una delle aree più vulnerabili di Nairobi. Il nostro motto? Cambiamo il mondo un sorriso alla volta”.
La scuola riqualificata da “Una mano per un Sorriso – For Children” ospiterà studenti delle scuole medie, che potranno così affrontare e superare l’esame di fine ciclo scolastico, proseguire gli studi superiori e uscire dal circolo vizioso di cui sono “prigionieri” i loro genitori: la vita e il lavoro nella baraccopoli.
“Una mano per un Sorriso – For Children” non è nuova a questo tipo di iniziative: dal 2013, l’associazione supporta la “Smiling School Korogocho”, una scuola in lamiera che accoglie 300 bambini dalla scuola dell’infanzia alla quinta elementare. Mentre nel 2023 il team di volontari guidati da Paola Viola ha inaugurato il primo “Smiling Center”, un centro polifunzionale in cui vengono gestiti corsi di informatica e dove i ragazzi hanno l’opportunità di esprimersi tramite le arti e lo sport.
“Una mano per un Sorriso – For Children” raccoglie fondi attraverso varie forme di autofinanziamento e oggi, oltre che in Africa, è operativa in Siria, Turchia e Medio Oriente. Paola, che abita a Fontane di Villorba (dopo aver risieduto per anni a Vascon di Carbonera), anche se è originaria della Sicilia, si sente cittadina del mondo. A Nairobi è andata da sola, sfruttando festività e ponti, ma presto sarà raggiunta da Jacopo D’Alesio, un altro volontario dell’associazione. Mentre in contemporanea un’altra missione dell’associazione è partita per portare aiuto alle comunità in difficoltà che si trovano presso il confine turco-siriano. “In Kenya c’è molto rispetto per quello che facciamo, le autorità locali ci sono vicine. In tutti questi anni ho affrontato situazioni pericolose, ma non me ne sono quasi resa conto: a Nairobi mi sento come a casa. E così i tanti ragazzi, provenienti da ogni parte d’Italia, che mi seguono e contraddicono l’idea di una gioventù senza ideali e con poca voglia di fare. L’importante è avere un sogno e impegnarsi per realizzarlo”.
Intanto, a Treviso, c’è chi fa il tifo per l’associazione di Paola: è la Run for Children. Il grande evento podistico, che quest’anno tornerà per l’ottava volta il 12 settembre, ha annunciato che destinerà parte del ricavato a “Una mano per un Sorriso – For Children”. Anche per i runners, in fondo, vale la stessa domanda: “Quanti chilometri sei disposto a fare per un sorriso?”.