Non solo i normodotati, ma anche i diversamente abili: sono diversi gli atleti friulani che si distinguono nelle varie competizioni sportive, nazionali e internazionali. Come Cristiano Picco, l’atleta di Bordano reduce dalla 29esima maratona di Venezia, dove ha conquistato il primo posto nella categoria riservata agli atleti disabili, che corrono grazie ad un particolare tipo di bicicletta, che si muove tramite delle
manovelle mosse grazie alle braccia umane.
Oggi la Provincia di Udine ha voluto consegnarli un riconoscimento per testimoniare la vicinanza dell’Ente di area vasta alle “eccellenze” friulane.
“Palazzo Belgrado, ha ricordato il presidente Pietro Fontanini, per tradizione premia gli atleti che danno lustro al Friuli, come Cristiano Picco. Con un messaggio aggiuntivo in questo caso: la volontà di superare le differenze abbattendo barriere e pregiudizi. L’attività sportiva non è fine a se stessa ma anche un mezzo di promozione dei valori che sottintende, e proprio dagli atleti disabili, alle prese con una ‘fatica maggiore’ giungono, spesso, gli esempi migliori”.
“Penso sia doveroso porre l’attenzione verso un atleta che ha vinto una competizione importante, ha aggiunto l’assessore provinciale alle Politiche sociali Elisa Battaglia, ma anche all’esempio che ci propone. Per lo sforzo e la tenacia che pone nel raggiungere traguardi importanti. Eventi che lo hanno portato ad essere un atleta a tutto tondo”.
“Sei un esempio e dovresti esserlo ancora di più nei confronti di tanti giovani che, molto spesso, non danno tanta importanza alla vita e alla salute; messaggi che, invece, tu e la tua squadra portate spesso nel mondo della scuola”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore provinciale Marco Quai, “la vita è una cosa meravigliosa, ma talvolta ci sono ‘percorsi’ meno fortunati e aspetti che da normodotati non si riesce ad apprezzare”.
Per l’assessore provinciale alle Attività sportive Beppino Govetto, “lo sport diventa momento di integrazione quando abbiamo atleti come Picco, che sono disposti a mettersi in gioco, a impegnarsi, a essere tenaci e a far vedere ai nostri giovani normodotati che con l’impegno dovuto certi risultati sono alla portata di tutti”.
Dopo aver ringraziato la Provincia, Picco si è soffermato sullo sviluppo in Friuli della handbike, con particolare riferimento alla sua esperienza. “Freddo, pioggia o caldo: io mi alleno ogni giorno e stimo di percorrere 10-11.000 chilometri all’anno. Ho un mezzo competitivo ma devo fare più fatica dei normodotati per raggiungere i miei traguardi”.
Cristiano Picco nel 2001 rimase vittima di un incidente stradale che lo costringe a muoversi sulla carrozzina. Fa parte dell’associazione “Basket e non solo” di Udine, la cui presidente Paola Zelanda ha espresso parole di ringraziamento alla Provincia per un “riconoscimento che va oltre alla medaglia e rappresenta una gratificazione morale per gli atleti disabili e per i loro sacrifici, spesso poco conosciuti e carenti di visibilità”.