In una serata decisamente invernale per fare fronte al Napoli si torna a 3 con Kristensen a fare compagnia a Bijol e Giannetti, al centro Ekkellenkamp e Zemura per servire Thauvin e Lucca. Si vede che il Napoli è squadra di primo livello ma l’Udinese morde e dopo un paio di rischi una parata degna di Meret, ma fatta da Loborka, concede una di quelle cose che all’Udinese di solito fischiano contro rigore che Meret para ma Thauvin ribadisce in rete. Sava conferma di poter essere il futuro dell’Udinese con un paio di ottimi interventi, Ehzibue continua a giocare come le luci del presepe, belle? No a volte si accende altre si spegne e li son dolori, come un dolore è quello che costringe Lovric ad abbandonare il campo per Atta. Neanche iniziata e Lukaku s’infila tra 2 difensori che invece di contrastarlo lo accompagnano al tiro che pareggia l’incontro. Il pari per 1 a 1 è un risultato che si vede spesso tra le 2 squadre ma una difesa leggera leggera per paura di commettere fallo da rigore prima fa si che Giannetti infili involontariamente la sua porta e subito dopo, con un Udinese assolutamente frastornata si vede la fotocopia del gol di Lukaku, ma a realizzarlo è Anguissa, partita chiusa. Primo tempo di buon livello per i bianconeri che calano nella ripresa, anche per le sgasate del Napoli che fa un secondo tempo di alta qualità, ma è l’Udinese a sbagliare su due palle centrali dalle quali non ci si deve fare sorprendere così, mentre sull’ autogol di Giannetti si è visto chiaramente come la paura di sbagliare e commentare fallo da rigore condiziona i difensori che marcano come soldatini di piombo. Voltiamo pagina ma stavolta è dura non pensare che l’Udinese incontrerà una delle squadre più in forma del campionato, quella Fiorentina che vince e convince, ma ogni gara fa storia a se.