Fontanini, «Se non interveniamo subito si concretizzerà un nuovo duro colpo ai residenti delle piccole frazioni di montagna»
L’assessorato regionale alle finanze, patrimonio e programmazione, ambiente, energia e politiche per la montagna per il 2013 non ha stanziato i fondi per il collegamento tra le frazioni e i capoluoghi della montagna. Per la Provincia di Udine si tratta dei 164 mila euro che servivano a coprire le spese per il trasporto pubblico locale per i collegamenti tra i maggiori centri montani e le frazioni.
Un taglio che ha riguardato tutta la regione – complessivamente il fondo stanziato nel 2012 era di 347 mila euro – ma che ha colpito maggiormente, ovviamente, le province con più estesi territori montani ovvero le Province di Udine e Pordenone. «Con il primo gennaio coloro i quali risiedono nei piccoli paesi della nostra montagna non potranno più raggiungere con i mezzi pubblici le città più vicine – rileva il presidente della Provincia Pietro Fontanini -.
E stiamo parlando non di un servizio turistico ma di un servizio per i residenti. Residenti che, qui da noi, sono per lo più persone anziane che adesso saranno ancora più isolate». Per Fontanini si tratta di un taglio inaccettabile visto che riguarda un servizio fondamentale. «Mettiamoci nei panni di un anziano che, risiedendo a Valle Rualpo, deve fare la spesa o pagare una bolletta e quindi deve recarsi ad Arta – prosegue Fontanini –. Cosa può fare? Certo, ci sono i servizi on line, ma dubito che una persona di una certa età possa avere dimestichezza con le nuove tecnologie». Per Fontanini va trovata una soluzione al più presto: «in un’ottica di tagli – sottolinea il presidente Fontanini – si va a togliere i servizi meno utilizzati, ovvio. Sulla carta. La realtà è un’altra cosa: non possiamo pensare di togliere un servizio vitale come il trasporto, ne va della sopravvivenza della montagna. In questi giorni – anticipa Fontanini – convocherò i sindaci del territorio montano per cercare di trovare delle proposte da avanzare alla Regione. Proposte che vedano la partecipazione di tutti gli enti coinvolti e che contribuiscano a ridare alla montagna i collegamenti che altrimenti saranno tolti».