Pordenone – Allacciare un rapporto costante e costruttivo tra Comune e mondo della sanità per raccoglierne istanze, problemi, proposte da trasferire in Regione. Vigilare sul rispetto dei tempi di realizzazione e di adeguati investimenti per il nuovo ospedale e la cittadella della salute. Il tutto per garantire la qualità della sanità e, alla fin fine, la salute dei pordenonesi. Questi gli obiettivi della Consulta comunale della sanità costituita per volontà del sindaco Alessandro Ciriani e dell’assessore alla sanità Pietro Tropeano. Un organo «consultivo, operativo e propositivo» coordinato dal Comune, di cui fanno parte tutti i rappresentanti del settore sanità di Pordenone e del suo territorio, tra medici, infermieri, personale amministrativo, strutture ospedaliere e anche associazioni dei pazienti e del volontariato socio-sanitario.
CIRIANI: CONSULTA STRUMENTO OPERATIVO E PROPOSITIVO – Il nuovo organismo «non sarà uno strumento di protesta – ha sottolineato Ciriani durante la presentazione – ma di proposta tecnica e autorevole messa nero su bianco, con istanze, rivendicazioni, problemi , in modo che il Comune non vada in Regione in modo autoreferenziale, ma con dati e numeri forniti dagli operatori». Il sindaco pensa alla Consulta come a «uno strumento pratico e operativo che definisce obiettivi e percorsi per raggiungerli, un organismo che quando si riunisce licenzia un documento. Chiedo un impegno molto serio, non un’attività di carattere assembleare. Organismi di cui si discute di massimi sistemi ce ne sono già troppi». Previsto anche il coinvolgimento dei cittadini, «sia per raccogliere istanze e problemi di sostanza, evitando i “lamentifici”, sia facendo opera di informazione per mettere in evidenza anche ciò che funziona bene, evitando così di fare il tiro al bersaglio della nostra sanità e favorire la fuga di pazienti».
TROPEANO: GARANTI DEL NUOVO OSPEDALE – «Come avevamo promesso in campagna elettorale – ha esordito Tropeano – la Consulta sarà un collegamento stabile e diretto tra mondo della salute e della sanità e i vertici dell’amministrazione comunale, sindaco in primis. E’ necessario che il Comune abbia una fotografia nitida delle questioni legate alla salute del nostro territorio in modo da intervenire nei confronti dell’Azienda sanitaria e della Regione che ha le competenza maggiori». Il Comune, infatti, non intende travalicare le proprie competenze e ruoli e da questo punto di vista «tranquillizzo chi in Regione nutriva dubbi» in merito alla Consulta, ha rassicurato Tropeano. Anche riguardo alla Cittadella della salute e al nuovo ospedale, la Consulta si adopererà «in modo leale e costruttivo cercando di risolvere gli eventuali problemi, dalle problematiche dei parcheggi al cantiere a ridosso di un ospedale in piena attività». Allo stesso tempo, la nuova task force si farà garante affinchè «l’ospedale di Pordenone goda di attenzione, risorse e professionalità per essere ospedale di riferimento regionale». A coordinare la Consulta sarà l’assessorato comunale alla sanità. «Ci riuniremo con cadenza periodica a seconda delle esigenze – ha spiegato Tropeano – con un ordine del giorno che interpreti i problemi del momento e trasferendo poi il lavoro della Consulta al sindaco».
I COMPONENTI – Ad intervenire alla presentazione, tenutasi oggi nella sala del consiglio comunale, quasi tutti i componenti della Consulta, che hanno espresso unanime soddisfazione, specie per il coinvolgimento dei rappresentanti dei pazienti e del volontariato, e rimarcando l’esigenza di mettere la persona, il malato, al centro di tutto il sistema. Ecco i componenti, in ordine sparso: Francesco Moscariello (primario pronto soccorso e medicina d’urgenza), Pietro Casarin (primario medicina interna), Amedeo Gasparin (medico di medicina generale), Guido Lucchini (presidente Ordine medici), Umberto Tirelli (direttore Oncologia Cro Aviano), Siro Carniello (responsabile cure primarie Aas 5), Alberto Rossi (responsabile Economato ospedale civile), Antonio Macioni (primario medicina casa cura San Giorgio), Lucia Basso (dirigente infermieristico dipartimento medicina interna), Luciano Clarizia (presidente ordine infermieri), Mariolina Giorgi (presidente Avos), Renato Battiston, (presidente Amici del cuore), Francesco mazza (direttore pneumologia), Alberto de Mas (direttore chirurgia mano), Aristide Colombera (presidente Ail).