IL FESTIVAL PROMUOVE LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE:
LE AREE DEI CONCERTI RAGGIUNGIBILI SOLAMENTE A PIEDI O IN BICICLETTA
“L’UOMO TRACCIA CONFINI, LA MUSICA LI SUPERA”
Oggi, 21 maggio, si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo, uno dei temi principali che già dalla sua prima edizione, 25 anni fa, viene sviluppato dal No Borders Music Festival, la rassegna che si tiene al confine tra Italia, Austria e Slovenia valorizzando la musica come forma culturale e mezzo di comunicazione universale in grado di essere compreso da tutti, superando i confini linguistici, etnici, sociali e geografici.
Nel corso degli anni il festival, attraverso la musica, è riuscito anche a far scoprire a migliaia di visitatori italiani e stranieri alcuni dei luoghi naturalistici più incontaminati e suggestivi del comprensorio montano del Tarvisiano (i Laghi di Fusine, l’Altopiano del Montasio, la montagna del Canin, la Foresta millenaria di Tarvisio), ponendosi dunque come obiettivo anche la sensibilizzazione e sostenibilità ambientale della propria rassegna, essendo tra i primi a promuovere l’accesso alle aree dei concerti solamente a piedi o in bicicletta, iniziativa che ora diventerà il tema centrale della nuova edizione.
“L’uomo traccia confini, la musica li supera”, il No Borders Music Festival oggi riparte proprio dalla musica e dai suoi luoghi, annunciando ufficialmente, tra i primissimi in Italia, la sua 25esima edizione che prenderà il via sabato 25 luglio 2020, per continuare il proprio dialogo che va oltre la diversità culturale.
“Le nostre montagne, i nostri laghi, la nostra foresta e i nostri altopiani – dichiara Claudio Tognoni, direttore del No Borders Music Festival e del Consorzio di Promozione Turistica del Tarvisiano – permettono di vivere la musica e le proprie passioni in maniera eco sostenibile grazie agli ampi spazi e alla natura incontaminata. La grandezza di un evento non viene determinata solo dai numeri, bensì dalla sua proposta e dalla sua capacità di farne parlare e soprattutto di raccontarsi, questo è sempre stato il pensiero alla base del nostro festival, oggi ancora più di ieri.
Nel corso degli anni – conclude Tognoni – abbiamo ospitato grandi nomi nazionali e internazionali, da Ben Harper e Manu Chao, per citarne solo un paio degli ultimi anni, che hanno accettato il nostro invito ritrovandosi nei nostri obiettivi e nelle nostre iniziative. Contiamo di annunciare a breve l’intero cartellone che sarà come sempre incentrato su una proposta importante, eterogenea, che ci aiuti a continuare il nostro dialogo tra le diversità culturali e far conoscere le nostre fantastiche montagne”.