Il sindacato sta valutando un esposto alla Corte dei conti per le consulenze
«Gli incentivi cui fa riferimento il direttore generale Giovanni Pilati dovevano essere elargiti al personale dell’ex Ass 2 Isontina se l’azienda avesse chiuso il bilancio in utile o almeno in pareggio: questo, però, non è avvenuto, in quanto i premi sono stati erogati nonostante i conti in rosso. Non troviamo, quindi, corretto che, per colpa di dirigenti che non sanno fare il proprio lavoro, o meglio non sanno fare i conti, ci rimettano gli infermieri o tutto il personale». Lo dichiara il segretario regionale del NurSind, Gianluca Altavilla, il quale mette in evidenza che «il fatto più grave è che tutto passa dal nucleo di valutazione individuale e dai revisori dei conti, due organi fondamentali che devono verificare corretta applicazione e copertura economica degli accordi decentrati, pagati profumatamente. I lavoratori non hanno colpa: questa è una sanzione disciplinare senza procedimento – sottolinea Altavilla -. I lavoratori hanno pagato con la salute le mancate sostituzioni del personale. Se servono 659 mila euro, facciamo restituire le somme elargite ai consulenti, tra l’altro vietati dalla L135/2012 (nel 2014 sono stati pagati 565 mila 185, mentre nel 2015 320 mila)». Il segretario regionale chiede inoltre che, «visto il risultato della grande professionalità di questa classe dirigente, sia congelata la produttività 2015 dei direttori generale, amministrativo e sanitario, nonché restituita la produttività dei direttori che si sono susseguiti in questi anni nell’Isontino». Quindi l’annuncio che, «in merito alla consulenze, faremo un’attenta revisione e valutazione per presentare un esposto alla Corte dei conti. Troppo facile fare i forti coi deboli e i deboli coi forti e poi chiedere anche il consenso elettorale».