Il percorso sensoriale (immagini, musiche e profumi) allestito a Villa Brandolini (piano terra) sino al 13 dicembre sta appassionando le scuole di ogni ordine e grado di Pieve di Soligo. Oltre 20 gruppi, circa 500 studenti di ogni ordine e grado provenienti dalle scuole del Solighese stanno visitando in queste settimane la mostra sensoriale e frequentando
“La mostra sensoriale è un’esperienza itinerante sul territorio che vuole sostenere la candidatura a Patrimonio dell’Umanità del nostro paesaggio collinare – spiega il sindaco di Pieve di Soligo, Stefano Soldan – come Comune di Pieve di Soligo siamo orgogliosi di portare avanti questa iniziativa che interessa l’area vasta e che ha un obiettivo così alto, sul quale auspichiamo di trovare sempre ampia adesione non solo a livello istituzionale ma anche da parte del contesto economico e produttivo e delle comunità che vivono questo nostro stupendo territorio”.
“Grazie a questi laboratori stimoliamo da un lato i bambini a non aver paura di sporcarsi le manine con i pigmenti colorati, le tempere e la colla e a toccare materiali diversi prestando attenzione alle sensazioni provate, – spiegano Martina Peloso, Cinzia Tardivel, Chiara Maria Moretti, operatrici didattiche de la Mucca Gialla – dall’altro li rendono protagonisti in maniera giocosa delle loro “piccole opere d’arte”, che possono così nascere in maniera spontanea ed emotiva senza filtri precostituiti”.
Il tutto, partendo dalla lettura di poesie di Andrea Zanzotto, fase che apre come di consueto il laboratorio.
Tra le musiche ascoltate in mostra un ritmo di valzer che dà il passo per una camminata tra la galleria delle immagini esposte. Si tratta di Merry Go Round di Joe Hisaishi, tratto dalla colonna sonora del film Il castello errante di Howl di Hayao Miyazaki, che porta il pensiero della meraviglia di fronte al mutare lento degli aspetti del paesaggio. “Ogni riferimento spazio-temporale svanisce nella sensazione di essere un tutt’uno con la Natura, solo pensiero, poesia, sensazione ineffabile sorretta dai pieni orchestrali e ariosi del pezzo. – spiega Anna Carlet, musicista che ha diretto le scelte musicali – Qui si scrive di udito. Ascoltiamo tutto quello che la Natura nelle terre del prosecco ha da comunicarci: rumori, suoni, silenzi”.
Verso la candidatura a patrimonio UNESCO
Un percorso sensoriale alla scoperta del paesaggio del Conegliano
Valdobbiadene Docg candidato a diventare Patrimonio dell’Umanità
A cura di Sara D’Altoé, Emanuele Serafin, Marco Ceotto
Foto di Francesco Galifi, profumazioni di Roberto Dario (per EUROISA),
musiche a cura di Anna Carlet, laboratori tattili a cura di Associazione La Mucca Gialla
Per informazioni: www.proseccoshire.it I info@proseccoshire.it
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