La Provincia di Udine guarda alla macroregione. Un’area allargata che comprenda anche la Slovenia come è stato ribadito oggi dal presidente Pietro Fontanini che ha ricevuto a palazzo Belgrado il console generale della Repubblica di Slovenia Dimitrij Rupel. «Nell’Italia del nord – ha detto Fontanini – esiste un’economia forte che potrebbe pagare meno alto il conto della crisi. Qui forse, se riuscissimo ad avere maggiore autonomia da Roma e un dialogo più stretto con Bruxelles, potremo accelerare il passo della ripresa – ha auspicato il presidente -. Assieme alla Slovenia il Veneto e il Friuli Venezia Giulia rappresentano lo sbocco sull’Adriatico per l’Europa, una posizione geopolitica che gioca a nostro favore e che, lavorando sul potenziamento delle infrastrutture, potrebbe dare un nuovo impulso a quest’area. Adesso purtroppo – ha proseguito – con le forti difficoltà economiche la realizzazione di infrastrutture subirà necessariamente un rallentamento ma non dobbiamo perdere di vista i nostri, comuni, grandi obiettivi. E il nostro Paese – ha detto il presidente della Provincia riferendosi all’attuale quadro economico italiano – non deve seguire quelle correnti del “no”: il leadre del Movimento 5 stelle ha posto paletti a quelle che sono strutture strategiche e che proietteranno il Paese verso un nuovo concetto di economia: la terza corsia e l’alta velocità non sono operazioni nefaste per il territorio ma costituiscono una delle vie alla ripresa: chi viaggia in Europa, anche in Slovenia, si trova di fronte strade e sistemi di trasporto veloci proporzionati all’economia del terzo millennio. Non posso pensare che l’Italia rimanga indietro».
Nel corso dell’incontro, molti altri temi come, a esempio, il grande percorso di autodeterminazione dei Paesi della ex Yugoslavia e i problemi che si trova ad affrontare la minoranza slovena nel nostro Paese. «Quest’ultimo anno – ha ricordato Fontanini – è stato un anno difficile per tutti: il Governo Monti ha massacrato i cittadini di tasse. Si è trattato di scelte pesanti che hanno messo ulteriormente in difficoltà imprese e famiglie. E anche per i cittadini sloveni che abitano qui molti sacrifici: con di più che quelli alle minoranze, come anche quella friulana, sono stati i primi tagli decisi dal Governo al momento delle riduzioni dei trasferimenti. Ora – ha auspicato Fontanini – dopo l’esito incerto delle politiche, abbiamo grandi speranze per le prossime elezioni che interesseranno a vari livelli il Friuli Venezia Giulia».