Entro la fine del mese il presidente, così come concordato oggi nel corso di una riunione con l’Ordine degli avvocati di Udine, organizzerà una manifestazione popolare a Palmanova
Sarà una manifestazione popolare a far capire al Governo Monti che, in Friuli, la riforma della geografia giudiziaria proprio non va soprattutto nella parte in cui la sezione distaccata di Palmanova dovrebbe venire incorporata nella circoscrizione del Tribunale di Gorizia. A far salire il numero uno di palazzo Belgrado in cabina di regia, l’Ordine degli avvocati e i rappresentanti del comune di Udine e Palmanova, riunitisi nella sede di Largo Ospedale Vecchio assieme ai rappresentanti di altre categorie professionali (come commercialisti e notai) e categorie economiche (era presente il rappresentante degli industriali). «Chi vuol far passare questa per una lotta di casta sbaglia – ha tuonato Fontanini -. Si tratta di un caso in cui, da un lato si diminuiscono drasticamente i servizi dati ai cittadini e, dall’altro, si contravviene al decreto legislativo che, dove elenca i criteri per ridurre il numero dei tribunali, definisce “all’interno della stessa Provincia”. Per cui – aggiunge Fontanini – non ha senso che si vada avanti in un disegno che vede ancora una volta lo svilimento del popolo friulano: come facciamo nemmeno a pesnare che una persona da Latisana vada fino a Gorizia?».
Una riflessione che va fatta, è emerso nel corso della riunione, anche in considerazione del fatto che c’è di mezzo anche una rivoluzione degli enti di area vasta e che, secondo i criteri che saranno adottati dal Governo, in Friuli Venezia Giulia, vedrebbe sopravvivere solo la Provincia di Udine. «Mi metto a disposizione di chi vuole salvare l’unità della provincia di Udine e organizzerò una manifestazione di piazza – ha detto Fontanini – in cui a protestare non saranno solo gli avvocati ma tutti coloro i quali saranno toccati dalla rivoluzione: le categorie economiche, sindacali e tutte le amministrazioni comunali della Bassa friulana. In tutta questa vicenda dovrà essere chiara una cosa – ha chiosato Fontanini – un Governo, tanto meno tecnico, non può permettersi di commettere errori grossolani come questo: se dei tagli si debbono fare va bene, ma non che questi compromettano in maniera così grave la possibilità dei cittadini a beneficiare di servizi importanti per i quali, vale la pena riferirlo, pagano tasse sempre più alte».
E sul fatto che la riforma della