La Provincia disponibile a fornire, attraverso Exe, materia prima a costi calmierati per la nuova produzione
Contribuire ad abbattere i costi di un’eventuale ripresa della produzione della Cartiera Romanello conferendo materia prima a costi calmierati. Questo il contributo che potrebbe dare la Provincia di Udine nella vicenda dell’azienda di Campoformido che è stata al centro di un incontro organizzato oggi a palazzo Belgrado. Obiettivo dell’incontro, convocato dal presidente della Provincia Pietro Fontanini, dal vicepresidente Daniele Macorig e dall’assessore Adriano Ioan quello di verificare le prospettive economiche e occupazionali che riguardano i lavoratori della cartiera di Basaldella di Campoformido. Al vertice hanno preso parte anche gli assessori regionali a lavoro e attività produttive Angela Brandi e Federica Seganti, nonché i rappresentanti sindacali, Rsu, il direttore dello stabilimento e i liquidatori.
«Quella della Romanello è una vicenda che ci preoccupa molto – ha detto Fontanini – anche in vista del fatto che il 15 novembre è sempre più vicino». Tra 10 giorni, infatti, è fissato il termine per la consegna del concordato definitivo da parte dell’azienda. Ciò significa che se entro quel termine non perverrà una proposta da parte di un gruppo di società per il rilancio della cartiera si passerà alla liquidazione. E se la proposta dovesse arrivare – secondo i liquidatori vi sarebbero alcuni interessanti sviluppi i cui dettagli non possono essere resi noti – la Regione ha già messo sul tavolo tutte le prospettive di “aiuto” che potrà mettere in campo come pure la Provincia. Se a prendere in mano le sorti della Romanello sarà un gruppo di più imprenditori si potrà rientrare nel caso in cui può intervenire Friulia, ovvero il braccio operativo finanziario della Regione. Nella positiva ipotesi che si risolva la criticità e si riparta l’intervento della Provincia attraverso la sua società partecipata Exe spa. La Exe infatti si occupa di trattamento di rifiuti e, nello stabilimento di Pantanel (Lignano), anche di raccolta della carta. Carta da macero che per la “nuova” Romanello costituirebbe materia prima da trasformare in carta pregiata. «Nei prossimi giorni – ha anticipato l’assessore alle società partecipate Ioan – convocheremo un incontro con i vertici di Exe per verificare la possibilità di effettuare quest’operazione. Ma non credo ci saranno problemi. E, a quanto ne so, attualmente vi sono diverse migliaia di tonnellate di materiale da poter utilizzare».
In materia di lavoro, l’intervento del vicepresidente Macorig che ha riferito come «la Provincia, in questi mesi, attraverso gli Lsu, abbia inserito diversi dipendenti della Romanello attualmente in cassa integrazione, permettendo loro di poter integrare il trattamento previdenziale percepito».