
Il Consiglio regionale ha
approvato all’unanimità una proposta di legge, che vede come
primo firmatario Roberto Novelli (FI), formata da un unico
articolo che riguarda i circhi e che si inserisce come modifica
alla legge regionale sugli animali d’affezione, la 20 del 2012.
A legislazione vigente, nessun Comune può impedire a priori a un
circo con animali di insediarsi temporaneamente sul suo
territorio, anzi, deve individuare le aree adatte e concederle,
anche a fronte di evidenti mancanze dei requisiti minimi di
decenza nel tenere gli animali che vi si esibiscono.
Tutti i diversi tentativi di vietare questo tipo di attendamenti
da parte dei sindaci sono stati impugnati davanti al TAR, che
però ha dato torto alle amministrazioni. Il provvedimento intende
quindi offrire ai sindaci uno strumento alternativo per
verificare le condizioni di detenzione degli animali nei circhi e
negli spettacoli viaggianti che la normativa europea e
internazionale offre.
In Italia, la legge di attuazione della Convenzione di Washington
è la 150/1992, che consente ai circhi di detenere animali
pericolosi solo se “dichiarati idonei dalle Autorità competenti
in materia di salute e incolumità pubblica, sulla base dei
criteri fissati previamente dalla Commissione scientifica”.
La Commissione scientifica CITES ha stilato nel 2006 un documento
con i criteri per il mantenimento degli animali nei circhi e
nelle mostre viaggianti, che contiene una serie di disposizioni
che riguardano anche detenzione, scarico delle deiezioni,
documenti di accompagnamento.
In base a queste fonti normative, un’Amministrazione può
eventualmente eccepire ai circhi il mancato rispetto di queste
indicazioni e vietarne quindi l’attendamento nel comune di
competenza. La Regione ha la facoltà di estendere su tutto il
territorio del FVG il pieno rispetto delle linee guida CITES,
come per altro già fatto ad esempio dalla Regione Emilia Romagna,
all’interno delle quali vi sono i criteri con gli spazi da
destinare alla detenzione, l’obbligo di assicurare che i ricoveri
siano collocati entro un’area ben recintata per impedire
l’entrata di persone non autorizzate e per ridurre il rischio di
fuga, l’assistenza veterinaria, la distanza tra specie fra loro
incompatibili, i divieti di utilizzo del fuoco negli spettacoli e
di utilizzo animali catturati allo stato selvatico.
L’approvazione di queste norme consente l’applicabilità nella
nostra regione dei requisiti tecnici necessari al rilascio delle
autorizzazioni dell’attività circense da parte dei Comuni,
estende gli effetti della normativa agli animali impiegati nei
pubblici spettacoli e prevede la possibilità per i sindaci di
vietare l’attendamento di un circo qualora non rispetti le
disposizioni di tutela degli animali.