Ormai è risaputo, nelle scuole italiane il bullismo è un fenomeno non di poco conto, un problema difficile che è sempre all’ordine del giorno. Questa volta i fatti si sono verificati all’Itis Ferraris-Pancaldo di Savona, protagonisti un gruppo di 16enni che oltre a schernire la vittima, loro coetanea, con insulti si sono spinti oltre esercitando anche violenza fisica. Pare infatti che i ragazzi siano arrivati a spegnerli una sigaretta sul collo. I compagni del ragazzo raccontano questo episodio spiegando che la vittima veniva spesso canzonata per il suo aspetto fisico, i bulli lo chiamavano “ciccione”, “omino Michelin” ma questa volta i bulli rischiano perché agli insulti verbali si sono aggiunte violenze fisiche anche se di lieve entità. Non solo violenze verbali quindi, ma anche psicologiche che hanno portato all’ipotesi di accusa, esaminata dal tribunale dei Minori di Genova, di stalking, oltre che a percosse e lesioni personali che si sono protratte dallo scorso ottobre fino a poche settimane fa. Il malcapitato stufo della situazione aveva anche chiesto di cambiare classe per fuggire dai suoi persecutori. Dopo essersi tenuto tutto per sé per lungo tempo ha deciso di confidarsi con i genitori, la famiglia si è immediatamente rivolta alla polizia.
All’inizio della prossima settimana il rappresentante d’istituto coinvolgerà il coordinatore provinciale della federazione studenti, Luca Burlando, per diffondere tra le classi un comunicato stampa volto a sensibilizzare gli studenti sull’accaduto e sul tema bullismo.