Si fa complicato l’iter per l’installazione, sul lato destro del portone d’ingresso di palazzo Belgrado, del cartello con la denominazione quadrilingue italiano, friulano, sloveno e tedesco della Provincia di Udine. La Soprintendenza alle belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, infatti, non ha ritenuto accoglibile la proposta presentata dalla Provincia di Udine che si sostanzia in un cartello del formato di 35 centimetri di base e 50 di altezza in alluminio verniciato chiaro. “Il tabellone prospettato, per materiali e dimensioni – riferisce la Soprintendenza – non si adegua alle architetture della facciata dal palazzo tutelato”. Un parere che il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini ha accolto con amarezza, formulato a fronte di riferimenti normativi di tutela dei monumenti storici, e dicendosi pronto ad avanzare proposte integrative pur di raggiungere l’obiettivo prefissato e deliberato dal Consiglio provinciale in accoglimento di un ordine del giorno firmato dal consigliere Fabrizio Dorbolò: valorizzare il patrimonio linguistico della provincia di Udine, in cui insistono la minoranza linguistica friulana, tedesca e slovena, “una ricchezza unica alla base della nostra autonomia”, commenta il presidente. “Vorrà dire che valuteremo con gli uffici interessati un’ulteriore proposta – fa sapere Fontanini -, ipotizzando di modificare il materiale del cartello optando, a esempio, per l’ottone come le insegne dell’Università di Udine poste a palazzo Florio oppure altri supporti come le targhe in bronzo situate all’esterno della sede della Regione a Trieste o ancora i cartelli che indicano monumenti di carattere storico-artistico. Certamente ciò comporterà un aumento dei costi di realizzo. Ci atterremo alle disposizioni della Soprintendenza – conclude Fontanini – nella speranza che il suo parere finale sia positivo e ci consenta di andare avanti”.