Nell’ottobre del 2011, la corte d’appello di Trieste lo aveva condannato a 1 anno e 4 mesi di reclusione e al risarcimento dei danni, per la morte sul lavoro di Enrico Tami, seppellito dal materiale legnoso che gli era crollato addosso nel silo della Macor Claudio & C. snc di Ipplis di Premariacco, il15 gennaio 2009.
Mercoledì scorso, a Roma, davanti alla Corte Suprema di Cassazione Penale, Macor Claudio è stato condannato in via definitiva a 16 mesi di reclusione, al risarcimento dei danni e al pagamento delle spese processuali inerenti alla vicenda.
Il Macor era chiamato a rispondere in qualità di proprietario della società e responsabile della sicurezza, durante i rilievi infatti erano state riscontrate diverse irregolarità tra cui la mancata manutenzione e ammodernamento del Silo dove il Tami purtroppo ha trovato la morte.