La Provincia di Udine conclude la sua storia dopo essere stata per oltre 200 anni l’Ente di riferimento per il Friuli. La chiusura è determinata dalla legge regionale 26/2014 che in Fvg, unica regione in Italia, ha abolito le Province sostituendole con 18 Uti. DOMANI sabato 21 aprile alle 11 nel salone del consiglio provinciale si terrà la cerimonia di chiusura di questa consolidata realtà amministrativa che, nel corso degli anni, ha avuto importanti riflessi per lo sviluppo dell’economia locale, la difesa dell’identità friulana oltre che per l’attività svolta, in modo virtuoso ed efficiente, in alcune materie specifiche (edilizia scolastica, viabilità, ambiente, lavoro). Sarà lo storico Gianfranco Ellero, dopo gli interventi dei vertici dell’Ente, a ripercorrere i momenti salienti della storia della Provincia di Udine che, oltre alle sue funzioni istituzionali, ha anche assunto funzioni regionali prima che fosse istituita la Regione come l’investitura dell’acqua del Ledra da parte di Massimiliano d’Austria nel 1858, che precede la costituzione del consorzio per la canalizzazione. E ancora, l’incarico dato a Giovan Battista Cavalcaselle per l’inventariazione della pittura friulana del Rinascimento; la decisiva perorazione, nel 1866, per la creazione dell’Istituto tecnico “Antonio Zanon”; e, in tempi più recenti, le iniziative internazionali per accordi con Carinzia e Slovenia; il ruolo importante assunto nelle fasi preparatorie dell’Università di Udine, il sostegno al centro internazionale di Scienze meccaniche.