Napoli, nel quartiere Traiano la scorsa notte è avvenuta la tragedia. Protagonisti tre ragazzi che viaggiavano su un motorino, i giovani non si sono fermati all’alt della polizia e uno dei poliziotti ha sparato verso il mezzo colpendo però uno dei tre ragazzi, Davide Bifolco, 17 anni, ferendolo a morte. Il carabiniere, 22 anni, ha dichiarato di avere esploso per errore il colpo ma ora è indagato per omicidio colposo ed è stato interrogato dalla pm Manuela Persico. Secondo la ricostruzione dei carabinieri i tre non si sarebbero fermati all’alt e da lì è nato l’inseguimento che si è poi concluso in via Cinthia dove i ragazzi avrebbero perso il controllo del mezzo dopo aver sbattuto su un aiuola. Uno dei militari ha dunque esploso il colpo e colpito Davide. L’Autorità Giudiziaria sta sentendo alcune persone per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Sull’accaduto si è espresso il fratello della vittima, a detta sua i ragazzi non si sono fermati perché guidavano un motorino non loro, senza patentino ed assicurazione. La famiglia di Davide è sconvolta. La gente si è schierata a fianco della famiglia della vittima e negli ultimi giorni le proteste si sono fatte abbastanza sostenute, sono state infatti distrutte o danneggiate un paio di auto della polizia.
L’episodio ha avuto grande diffusione anche sui social, con opinioni contrastanti, molti infatti hanno accusato il comportamento dei tre giovani piuttosto che l’atto del poliziotto. Ci sono stati poi anche commenti razzisti e insulti sulla pagina Facebook di Davide Bifolco.