“Sono davvero utili le Soprintendenze?”, insomma cui prodest?: questa la domanda che si pone il Presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, il quale s’inserisce nel dibattito apertosi dopo lo scandalo dei 40 dipendenti assenteisti della Direzione regionale Beni Culturali, ovvero quelli che timbravano il cartellino e uscivano tranquillamente a fare shopping e spesa. “Stigmatizzo simili comportamenti che vanno puniti con il massimo della sanzione disciplinare (il licenziamento) oltre che con la condanna al risarcimento dei soldi indebitamente percepiti – afferma il numero uno di Palazzo Belgrado – ma al di là di questo caso mi chiedo se davvero servano sul territorio questi enti pubblici. Anziché continuare a sprecare tanto tempo sul dilemma Province sì, province no, a mio parere sarebbe molto più proficuo aprire un confronto su quegli enti potenzialmente inutili, se non doppioni, le cui funzioni potrebbero benissimo essere assolte dagli enti regionali”.
Secondo Fontanini, il passaggio di competenze e funzioni consentirebbe un notevole risparmio per le casse erariali. Inoltre non sempre gli interventi delle Soprintendenze risultano efficaci e puntuali. C’è chi da più parti le accusa di varie inefficienze e ritardi. Servono enti snelli e in grado di fornire risposte in tempi rapidi. Forse varrebbe anche la pena di pensare all’ipotesi di una loro chiusura”.
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