Era sopravissuto a mille difficoltà e alle granate. Il Comune l’aveva premiato lo scorso Natale, oggi, 14 maggio, l’ultimo saluto
Comunità in lutto a Pulfero e nelle Valli del Natisone per la morte di Alessandro Zorza, classe 1921, originario di Mersino Alto. Per il suo lavoro di agricoltore nelle Valli, Zorza era stato più volte premiato delle associazioni di categoria. “Era uno degli ultimi reduci di Russia ed era molto amato – dice addolorato il sindaco di Pulfero, Piergiorgio Domenis -. Era stato promotore di molte iniziative, anche per i giovani e per il Monte Matajur. Era benvoluto da tutta la comunità”.
Lo scorso 24 dicembre, l’Amministrazione municipale di Pulfero l’aveva premiato con uno speciale riconoscimento a conferma della stima dei concittadini nei suoi confronti, per “i patimenti subiti durante la campagna di Russia”. “È stato un esempio importante per le nuove generazioni in un difficile momento economico e sociale”. I funerali si terranno nel pomeriggio di oggi, 14 maggio. Zorza lascia la moglie Agostina Franz (di Mersino Alto), 4 figlie e 4 nipoti.
Zorza aveva 21 anni quando è partito con 21 giovani commilitoni della 16. Compagnia del Battaglione Cividale alla volta delle terre russe. Fu colpito alla testa da una grossa scheggia di granata ma riuscì a cavarsela. Rientrato in Friuli, a Pulfero, si vide costretto a ripartire ancora, per cercare occupazione all’estero e sopravvivere alla miseria. Lavorò nelle miniere del Belgio e poi si spostò in Germania. Tornato a Pulfero aveva fatto il boscaiolo e il contadino.