E’ dedicata ad Armando Pizzinato, uno dei protagonisti dell’arte italiana del Novecento, la grande mostra articolata in due sezioni, organizzata da Comune di Pordenone e Centro Iniziative Culturali in collaborazione con l’Archivio Armando Pizzinato di Venezia, che si inaugura sabato 9 febbraio alle 17.30 a PArCo, Gallleria d’arte moderna e contemporanea, che porta proprio il nome dell’artista.
PArCo ospita l’organica antologica “Armando Pizzinato. Nel segno dell’uomo”, curata da Casimiro di Crescenzo, mentre la Galleria Sagittaria del Centro Culturale Casa A. Zanussi, a partire dal 16 febbraio propone “Armando Pizzinato. Il contesto pordenonese (1925 – 1940)” a cura di Giancarlo Pauletto. L’Omaggio della Città al Maestro si completa con una serie di iniziative, incontri, visite guidate, testimonianze. Per riscoprire l’artista e l’uomo e per approfondire decenni davvero fondamentali nella storia dell’arte italiana del Novecento.
A più di cent’anni dalla nascita di Armando Pizzinato è giunto infatti il momento di offrire una completa visione del suo lavoro artistico che, mettendo l’opera al centro dell’attenzione, saprà unire tutti i periodi dell’artista, per riportarla all’essenza poetica ed espressiva che fa di lui uno dei protagonisti più importanti ed interessanti dell’intera seconda metà del Novecento italiano.
La mostra che Pordenone, città con cui l’artista ha avuto un forte legame, proporrà da febbraio a giugno 2013, punta dunque ad offrire un approfondimento nuovo su Pizzinato, superando vecchie polemiche e contrapposizioni, consapevoli che, oggi, nulla è rimasto delle accese discussioni di un’epoca ormai lontana e definitivamente tramontata e che, almeno per quanto riguarda Pizzinato, pochi ricordano con precisione le sue parole, mentre i più ripetono stancamente cose dette da altri molti anni prima.
A partire da “Armando Pizzinato. Nel segno dell’uomo”, curata da Casimiro Di Crescenzo, dal 9 febbraio al 9 giugno nella nuova Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Pordenone, intitolata nel 2010 proprio al Maestro. La mostra, promossa e organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune in stretta collaborazione con l’Archivio Armando Pizzinato di Venezia, comprende 145 opere, alcune delle quale inedite o raramente esposte, che provengono da numerose collezioni private, ed importanti musei tra cui il MAMbo di Bologna, il Museo del Novecento di Milano, la Galleria del Premio Suzzara, Casa Cavazzini Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Udine, Ca’ Pesaro Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia e l’ASAC della Biennale di Venezia. Nelle tre sezioni si potrà seguire l’evoluzione della pittura di Pizzinato, dalle opere giovanili, all’insegna di una ricerca d’avanguardia, al momento della sua adesione al Realismo Italiano, alla produzione che fece seguito alla scomparsa della moglie, segnata dall’allontanamento dai canoni del Realismo verso un naturalismo lirico, la conquista di una libertà espressiva non più compressa e, infine, all’astrattismo geometrico. Senza sottrarsi certo all’obbligo di raccontare l’appassionato dibattito culturale che infiammò l’Italia neorepubblicana, la mostra intende superare la visione ultima dell’artista solitario e indipendente, che fu la sua scelta sofferta e meditata negli ultimi anni di vita, ed evidenziare invece l’aspetto battagliero e vivace di un artista che, s’impegnò a fondo, anche con scritti, per difendere la propria opera.
Parallelamente dal 16 febbraio (inaugurazione alle 18.30) al 9 giugno, la Galleria Sagittaria del Centro Culturale Casa A. Zanussi a Pordenone, a cura del critico Giancarlo Pauletto propone “Armando Pizzinato. Il contesto pordenonese (1925 – 1940)”, per iniziativa del Centro Iniziative Culturali Pordenone e dell’Amministrazione Comunale, con la collaborazione dell’Archivio Armando Pizzinato di Venezia. Il percorso espositivo offrirà un ampio sguardo retrospettivo sulla scena artistica di Pordenone a cavallo delle due guerre, con molte opere inedite di una ventina di artisti pordenonesi, tra cui alcuni amici di Pizzinato. Nel corso degli anni Venti e Trenta del secolo scorso Pordenone fu infatti città viva dal punto di vista artistico: si susseguirono mostre di autori quasi tutti di formazione accademica, i più anziani legati al gusto tardo ottocentesco ancora dominante, i più giovani orientati invece alle novità giunte a Venezia con l’insegnamento di Guidi e Saetti, tutti comunque ben consapevoli dei linguaggi che usavano. La mostra vuole esplorare questo periodo – che fu quello della formazione di Pizzinato – presentando una cinquantina di opere di una ventina di artisti attivi allora a Pordenone, gli stessi di cui Pizzinato vide certamente le mostre, essendo anche amico di alcuni di essi. Verranno così esposte opere di Piero Bottos, Franco Brunetta, Vittore Antonio Cargnel, Duilio Corompai, Augusto Culòs, Luigi De Paoli, Federico De Rocco, Tiburzio Donadon, Ado Furlan, Umberto Martina, Italo Michieli, Mario Moretti, Armando Pizzinato, Eugenio Polesello, Pio Rossi, Giuseppe Scaramelli, Tullio Silvestri, Virgilio Tramontin, Luigi Vettori, Luigi Zuccheri.
Il catalogo, edito da Allemandi, è a cura di Casimiro Di Crescenzo con testi di Casimiro Di
Crescenzo, Gilberto Ganzer, Luciano Padovese, Giancarlo Pauletto, Isabella Reale.
Orari di apertura:
ARMANDO PIZZINATO. NEL SEGNO DELL’UOMO
PArCo – Galleria d’arte moderna e contemporanea A. Pizzinato. Viale Dante 33 – Pordenone
da martedì a sabato: 15.30 /19.30 ; domenica: 10.00 /13.00 – 15.30/19.30
mattine dal martedì al venerdì apertura su prenotazione per gruppi; lunedì, 25 aprile, 1° maggio, e 2 giugno chiuso
Biglietti: intero 5 €, ridotto 3 €
Informazioni e prenotazioni: Tel: +39-0434-523780 / +39-0434/392941
Sito: www.artemodernapordenone.it;