Cividale del Friuli (Ud) trae ispirazione dal “caffè sospeso” di Napoli e vara il “biglietto sospeso” per i suoi tre musei: Monastero di Santa Maria in Valle/Tempietto Longobardo, Museo Cristiano e Tesoro del Duomo, Museo Archeologico Nazionale.
Nei bar di Napoli, quando una persona era particolarmente felice perché aveva qualcosa da festeggiare, oppure perché aveva iniziato bene la giornata, si usava bere un caffè e pagarne due per chi sarebbe venuto dopo e non poteva permetterselo. Nei due musei cividalesi e nel Monastero di Santa Maria in Valle adesso si potrà fare lo stesso offrendo un biglietto d’ingresso.
L’iniziativa consiste nell’acquisto da parte del turista di uno o più biglietti d’ingresso per lasciarli a disposizione di altre persone economicamente svantaggiate, permettendo loro, in tal modo, di poter visitare i musei senza alcun onere. “I “biglietti sospesi” saranno destinati in particolare ai giovani di età compresa fra 9 e 25 anni – spiega l’assessore al turismo Daniela Bernardi – poiché rappresentano la fascia che ha meno capacità di spesa e che nutre forte interesse per le nostre realtà museali”.
“A riprendere l’antica pratica napoletana del “caffè sospeso”, rielaborarla e lanciarla in veste di solidarietà culturale è stato il Museo Cristiano, ideatore dell’iniziativa – spiega la Bernardi -. Il Museo Archeologico Nazionale e il Comune di Cividale del Friuli per il Monastero di Santa Maria in Valle hanno prontamente aderito”. Questa pratica napoletana è diventata negli anni tanto famosa da diventare protagonista di un libro di Luciano De Crescenzo e di avere una giornata dedicata.