“Un libro dedicato alla cultura del Friuli, al
senso etico del vivere che da sempre caratterizza queste terre”.
Così l’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti, in
occasione della presentazione del libro “Niente è perduto – Nuie
al è pierdût” di Guido Sut, con illustrazioni di Otto D’Angelo,
che si è tenuta ieri sera nella sala convegni della Fondazione
Friuli a Udine.
Torrenti ha preso spunto dal concetto che sta alla base della
pubblicazione – l’importanza del recupero di valori e tradizioni
del passato – per sottolineare come siano principi “sui quali
oggi c’è una fondamentale riscoperta”.
“Non sempre, soprattutto negli anni del forte sviluppo economico,
si sono valorizzate le radici del passato – ha detto Torrenti -.
Oggi, al contrario, si sente il bisogno di riscoprirne l’identità
per adattarla ai moderni valori. Sapere bene cosa ci si lascia
alle spalle è il presupposto per affrontare un presente e un
futuro con la forza che deriva, appunto, dai principi saldi che
ci sono stati tramandati”.
“Il senso della parola data e dell’onestà sono ancora principi
solidi: le basi sono quelle fondate su una società non certamente
agiata dal punto di vista economico ma in cui non mancava il
rispetto per il prossimo e per chi aveva bisogno: una comunità
forte perché inclusiva e accogliente”, ha concluso Torrenti.
Alla presentazione sono intervenuti, oltre all’autore e al
pittore D’Angelo, il presidente della Fondazione Friuli Lionello
D’Agostini e lo storico Angelo Floramo.