Prenderanno il via il prossimo 23 marzo le manifestazioni volute per celebrare la Festa della Patria del Friuli organizzate dalla Provincia di Udine assieme a numerosi altri soggetti (comuni di Dolegna del Collio e San Giorgio di Nogaro, Arlef, Istitût Ladin Furlan Pre Checo Placereani, Ufficio scolastico regionale, Pro Loco di Dolegna del Collio, istituto Achille Tellini, la Patrie dal Friûl, Società Filologica Friulana). Cuore delle iniziative della Festa della Patria del Friuli quest’anno sarà il comune di Dolegna del Collio in provincia di Gorizia.
In questi giorni gli uffici provinciali stanno inviando alle scuole secondarie di primo grado delle Province di Udine, Pordenone e Gorizia gli opuscoli informativi sul significato storico ed attuale del 3 aprile contenente il calendario delle manifestazioni in programma rivolti agli alunni. Nella lettera indirizzata ai dirigenti scolastici che accompagna gli opuscoli anche l’invito a sensibilizzare i docenti per l’organizzazione di lezioni specifiche e approfondimenti storici sul significato di tale anniversario, coinvolgendo il più possibile gli studenti.
Come detto il clou della Festa per il 3 aprile si terrà a Dolegna domenica 7 aprile: alle 11 i rappresentanti delle Arcidiocesi di Udine e Gorizia e della Diocesi di Pordenone celebreranno la messa in friulano. Alle 11 e 45 è in programma la lettura della Bolla dell’imperatore Enrico IV. Alle 12 il programma prevede il saluto da parte delle autorità e la premiazione della seconda edizione del concorso per le scuole “Emozions furlanis in viaç pal teritori”. A seguire ci sarà il pranzo e poi, alle 15, visite guidate della durata di un’ora degli itinerari storici, turistici e promozionali del territorio di Dolegna.
Anche quest’anno, dunque, la Provincia di Udine in prima linea nella predisposizione delle iniziative per ricordare il 3 Aprile 1077, data di istituzione dello Stato Patriarcale friulano, entità statale che divenne una delle maggiori potenze dell’Europa centrale e dell’Italia di allora. La neonata Patrie dal Friûl, infatti, rappresentò per quei tempi uno dei primi esempi di forme di amministrazione con una base democratica, diventando uno dei sistemi più stabili e avanzati dell’epoca. Il Parlamento friulano, massima istituzione della neonata Patrie, vedeva tra i suoi membri rappresentanti dei nobili, del clero e dei Comuni; si riuniva nel Castello di Udine.
Per il presidente della Provincia, il 3 aprile rappresenta un momento fondamentale per la comunità friulana, una festa per ripensare in chiave moderna le forme di autogoverno e rappresentatività che hanno caratterizzato la Patria del Friuli. Oggi anche in Friuli il fenomeno della globalizzazione rischia di far dimenticare alla gente la propria identità di popolo, offuscando l’amore per la propria terra, la propria lingua e le proprie tradizioni. Accendere i riflettori sul 3 aprile vuol dire guardare a grandi traguardi già raggiunti, come l’autonomia e la democrazia espresse attraverso un autonomo Parlamento o la grande capacità economica a vocazione internazionale, per tagliarne di nuovi: i mercati internazionali, la stessa nostra autonomia richiedono sempre più una precisa identità che ci aiuti a differenziarci e a qualificarci. Come abbiamo riportato sulla brochure che raccoglie tutti gli eventi in programma per il 3 aprile in distribuzione su tutto il Friuli, ha aggiunto il presidente, il confronto e il dialogo con gli altri non può prescindere dalla coscienza di sé, pena la subordinazione sociale e intellettuale. Il presidente della Provincia ha concluso con un invito rivolto a tutte le amministrazioni comunali: il 3 aprile esponete l’aquila del Friuli. Per chi non ne avesse, a palazzo Belgrado ce ne sono e le distribuiremo gratuitamente, fino a esaurimento scorte. Per contatti: LinguaFriulana@provincia.udine.it/ 0432279730.