Dal 24 al 26 luglio il festival di Cinemazero ha portato a Pordenone il meglio del cortometraggio internazionale. Tre giorni in cui gli eventi in programma hanno registrato il tutto esaurito, dalle proiezioni serali, ai laboratori per i più piccoli, passando dalle masterclass ai workshop, a riprova che la proposta di Cinemazero risponde alla richiesta di un pubblico che ogni anno si affeziona maggiormente agli eventi.
«Un festival che non sembra un festival» ha dichiarato il curatore Paolo D’Andrea «così è stato definito in questi giorni FMK. E noi non possiamo che esserne più contenti. Perché FMK è incontro, vicinanza, conoscenza, confronto e voglia di stare insieme. Non appartengono a questo festival pomposità o grandi tappeti rossi e nemmeno presentazioni fredde e impostate. Chi ha vissuto con noi questi 3 giorni lo ha confermato: FMK è una realtà speciale, fresca e innovativa con la solita e inequivocabile cifra stilistica di Cinemazero.”
Nella serata finale, prima della premiazione, il presidente di giuria Roberto De Feo ha dichiarato: “Il nostro lavoro ci porta a girare per i festival di tutto il mondo, ma non ci è mai capitato di conoscere una realtà come la vostra. Lo staff è accogliente, disponibile, ma soprattutto prearato ed è una ricchezza fondamentale per il territorio.”
La regista Aurora Ovan e i registi Edoardo Vitaletti e il già citato Roberto De Feo hanno scelto come miglior film Il barbiere complottista di Valerio Ferrara per la sua capacità di raccontare personaggi tridimensionali e credibili con un arco narrativo chiaro e ritmato che invoglia a conoscere la storia oltre il solo cortometraggio.
Il Premio Young, decretato dai numerosi studenti e studentesse provenienti da tutta Italia che in questi 3 giorni hanno partecipato a incontri, dibattiti, masterclass e proiezioni è andato al corto di animazione La mort de Robespierre di Janelle Feng, per la profondità con la quale sono stati descritti i personaggi e per l’originalità dell’aspetto grafico. Infine, l’atteso Premio del Pubblico è andato a Dive di Aldo Iuliano.