«Vogliamo che vengano risolti i problemi del Teatro della capitale del Friuli». Lo ha ribadito oggi il presidente della Provincia Pietro Fontanini nel corso dell’incontro con il rappresentante dell’ente di palazzo Belgrado presso la Fondazione del Teatro, il notaio Paolo Alberto Amodio. «In questo momento gli enti che fanno parte del Cda della Fondazione (Comune, Provincia e Regione) – chiarisce il presidente – debbono trovare l’accordo sulla nomina del nuovo direttore artistico della prosa. La persona – prosegue – che dovrà guidare una parte importante del Teatro Nuovo Giovanni da Udine e che avrà per 12 mesi il compito di dare un nuovo impulso all’offerta culturale del teatro cittadino. Va evidenziato infatti che mentre la stagione musicale offerta dal Teatro non ha praticamente rivali in regione, per la parte della prosa bisogna trovare nuovi stimoli per ritrovare spettatori».
Il presidente ha voluto altresì ribadire la buona performance dell’amministrazione del Teatro del capoluogo friulano che, «nonostante la “giovane età” e il contenimento dei trasferimenti si è confermato essere uno dei protagonisti indiscussi del panorama culturale regionale offrendo delle ottime proposte sia per quanto riguarda la stagione musicale che per quella di prosa. Trovo dunque che, a fronte della buona gestione, quale continua ad essere quella del Teatro cittadino, vi dovrebbe essere ancora maggiore attenzione da parte delle istituzioni per premiarne la creatività artistica». Chiaro il riferimento del presidente della Provincia al fatto che, attualmente, molte risorse a livello regionale vengono dirottate per ripianare quello che è il buco dei teatri triestini. «Pur nella consapevolezza che le strutture giuliane sono una realtà e hanno una storia diverse da quella friulana, vorrei porre l’accento, ancora una volta, sul fatto che, quanto a gestione finanziaria, si sarebbe potuto fare e si dovrà fare di più e meglio. Negli scorsi mesi – ha ricordato Fontanini – la Provincia di Udine ha ritirato la sua partecipazione societaria al Rossetti di Trieste proprio perché allarmata dai conti in rosso di quel Teatro e convinta di doversi concentrare sul Giovanni da Udine. Ci chiedono di ripensarci – ha rivelato Fontanini – forse perché hanno capito che se perdono le Province perdono la rappresentatività dell’intera regione e, di conseguenza, il titolo a teatro stabile “regionale”».