Entrare nella Galleria Bertoia, dove è allestita la mostra fotografica “Kusterle. Il corpo eretico” è come varcare una soglia. Lasciato alle spalle il mondo reale, si entra in un mondo immaginifico e mitologico, dove i confini tra regno botanico, regno animale e regno minerale scolorano e il corpo dell’uomo diventa luogo di metamorfosi e trasfigurazioni ancor più affascinanti in quanto mai complete, rimanendo in bilico tra due mondi. Per questo il quinto incontro di approfondimento – la conversazione Sogni, segni e saperi di Kusterle, moderata da Francesca Agostinelli e Angelo Bertani in programma mercoledì primo luglio alle 18 – vede la presenza di tre docenti dell’università di Udine, Valentino Casolo, Mauro Pascolini, Ludovico Rebaudo, che daranno una loro personale chiave di lettura attraverso le discipline di cui sono esperti: geobotanica, geografia, e archeologia classica.
Come già hanno fatto nei loro saggi presenti nel catalogo approfondiranno in particolare alcuni cicli in mostra nell’antologica che copre 20 anni di ricerca fotografica. Valentino Casolo dedica al ciclo fotografico Mutazione silente la sua riflessione intorno al legame tra mutazione e adattamento all’ambiente. Mauro Pascolini interpreta come carte e mappe di pietra il ciclo Segni di pietra. Ludovico Rebaudo interpreta con lo sguardo sensibile dell’archeologo, memore dei reperti statuari della classicità, i corpi giovani, belli e aggrediti dal mare al centro del ciclo Abissi e basse maree. La conversazione apre dunque nuovi scenari alle possibili e complesse ipotesi di lettura dell’opera spiazzante del fotografo goriziano, attraverso autori che con diverso background culturale si sono dedicati al suo lavoro. In occasione dell’Estate in Città la mostra sarà eccezionalmente aperta, con percorso guidato gratuito, tutti i giovedì sera di luglio.