“La battaglia del grano: autarchia, bonifiche, città nuove” è il titolo della mostra presentata in conferenza stampa ieri a Roma nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia, in piazza Colonna, e che sarà inaugurata sabato 1 marzo a Torviscosa. Sarà un’eccezionale esposizione di documenti originali, manifesti, locandine, libri illustrati, cartoline, sculture, oggetti e ricostruzioni ambientali per descrivere il tessuto economico, sociale e culturale dell’Italia negli anni Trenta e la mobilitazione anche mediatica con cui il regime fascista accompagnò il programma politico e di riforma agraria noto come “battaglia del grano”. La localizzazione della mostra non è casuale: Torviscosa è infatti proprio una delle città nuove oggetto della mostra ed è inoltre allo stesso tempo una company town, perché la sua fondazione è legata a una grande azienda italiana, la SNIA Viscosa. L’iniziativa è infatti inserita in un più ampio progetto finanziato dall’Unione Europea che prevede interventi di valorizzazione complessiva dei beni di archeologia industriale presenti a Torviscosa.
Tre sono le sezioni in cui è organizzato il percorso espositivo, dedicate rispettivamente a “Battaglia del grano e autarchia” , “Bonifiche”, “Città nuove”. La “Battaglia del grano e autarchia” si apre con un’analisi storica, che presenta una lettura sull’economia italiana tra le due guerre, mettendo in rilievo la stretta connessione tra le politiche autarchiche e la bonifica integrale. Il tema dell’autarchia rientra in tutte le strategie di propaganda del regime e l’illustrazione diviene il principale mezzo per diffondere gli obiettivi della politica fascista: cartelloni, calendari, cartoline, locandine dedicate a settimane autarchiche ricoprono l’Italia e molti sono gli artisti che si cimentano nel tema, come