Edoardo Erba e Rita Maffei (traduzione Paolo Patui) riprendono la fortunata versione Moretti – Fantini e hanno riproposto Maratona di New York al Teatro San Giorgio di Udine.
Due marciatori si allenano per la maratona di New York alla quale vorranno partecipare orgogliosi della loro vitalità sportiva.
Daniele Fior e Marco Rogante dunque corrono sul palcoscenico per un faticoso allenamento che sarà coronato dalla partecipazione alla celebre corsa.
I due amici sin parlano di tutto , amicizie ,amori, pettegolezzi, persino qualche richiamo a problematiche complesse e al momento irrisolvibili: esiste Dio?
Correre senza fermarsi è evidente metafora della vita, una grande corsa, cadenzata da un andamento ritmato e persino ripetitivo , faticoso…ma quando finisce…
La vita avanza e intorno ad essa spesso c’e’ il vuoto, come questo palcoscenico di questa preziosa sala , in cui la luce si concentra unicamente sui due attori corridori.
Ogni tanto ci si stanca nella vita e ci si appoggia ad una pausa, ogni tanto si trova l’incoraggiamento degli altri, ogni tanto il rimprovero, ogni tanto qualche retrogusto amaro, ma anche l’allegria composta o scomposta, bizzarra oppure ordinata.
Certamente la marcia implica una disciplina e una sfida a non mollare.
Qualche volta si molla…e allora ecco uno dei due deve uscire dalla scena.
Uno dei due esce dalla scena sempre prima dell’altro.
-L’avvincente copione – scrive la nota di sala sempre preziosa di Teatro Contatto, è stato insignito dal Premio Candoni Arta Terme e fu interpretato anche da Luca Zingaretti e Bruno Armando.
Vito Sutto