Le ceramiche e i vetri di Giovanni Toniatti Giacometti ci aiutano a scoprire un mondo di segni e di colori applicato a materiali solitamente deputati a diverso utilizzo.Il recupero di questi oggetti è anche un invito al riutilizzo, al superamento del rifiuto assoluto di ciò che non serve più.Non abbandoniamo tutta l’oggettistica perché ogni cosa ha un quid interiore che può diventare qualcosa di diverso. E allora ecco rinascere, ecco la rilettura di caraffe e di piccoli contenitori principalmente utili al bere, all’assaporare il vino ad esempio, una bevanda che richiede di essere accolta prima della degustazione.Ma questi oggetti divengono anche materia di collezione e garbati soprammobili che possono essere esposti e mostrarsi quasi orgogliosi all’occhio di chi sa essere attento alla creatività.
Vito Sutto