Le Lezioni di Storia tornano a Udine: è Capitali culturali il titolo del nuovo ciclo di Lezioni, che si terrà al Teatro Nuovo Giovanni da Udine a partire dal 27 ottobre 2024 (di domenica mattina alle ore 11.00), inserendosi significativamente nel percorso di avvicinamento a Go! 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura 2025. I cinque appuntamenti in programma saranno infatti dedicati a cinque città che nei secoli si sono fatte portatrici di istanze culturali contenenti elementi di novità che si sarebbero rivelati fondamentali per l’avvenire. E così Alessandria, nata dallo sguardo visionario di Alessandro Magno come simbolo del suo potere, diventa nei secoli a venire esempio di città cosmopolita e faro della cultura: si partirà proprio da lì insieme a Francesca Cenerini, il 27 ottobre 2024. Il 10 novembre sarà poi Amedeo Feniello a raccontare Palermo, che tra il X e l’XI secolo vive una stagione straordinaria ed è una delle metropoli più vivaci d’Europa, città ponte tra culture e commerci. Il 19 gennaio 2025 Alessandro Marzo Magno condurrà il pubblico nel cuore di Venezia: se il libro manoscritto esisteva da secoli, è lì che tutto cambia e che l’editore inizia ad avere il ruolo di mediatore culturale che ha conservato fino ai nostri giorni. Paolo Nori, il 23 febbraio, si addentrerà poi nella San Pietroburgo della Rivoluzione d’Ottobre: una fucina di novità, un fermento irripetibile che, nella commistione tra la nuova ideologia socialista e le avanguardie artistiche, irradierà presto l’Europa e il mondo. Sarà infine Alberto Mario Banti a chiudere il ciclo il 9 marzo, con un viaggio nella San Francisco degli anni Sessanta del Novecento e nella forza creatrice della musica come espressione di una nuova generazione. Ad accompagnare il racconto di queste cinque affascinanti città, arriva a Udine anche una nuova iniziativa degli Editori Laterza, il primo ciclo delle Lezioni di Scienze. Sono passati oltre sessant’anni – era il 1959 – da quando Charles Percy Snow in una conferenza a Cambridge parlò di “due culture”, quella scientifica e quella letteraria: diverse, in parte incompatibili, segnate da una reciproca diffidenza se non addirittura ostilità. Ma davvero è pensabile uno sviluppo dell’umanità che non passi da una condivisione degli obiettivi, dei linguaggi, dei valori tra i protagonisti del progresso scientifico e gli umanisti? Proprio oggi, di fronte all’accelerazione dei progressi della scienza e della tecnologia e ai rischi a questo correlati, è urgente cercare di abbattere gli steccati e far propria una accezione ampia della cultura. E far sì che la scienza, in particolare, diventi patrimonio di tutti. Da questa convinzione nascono le Lezioni di Scienze: ogni appuntamento è occasione per ricostruire un capitolo avvincente dell’evoluzione del nostro sapere e per riflettere sull’origine di conoscenze e pratiche che sono poi entrate nella nostra quotidianità.I grandi maestri è il titolo di questo primo ciclo: perché se è vero che la scienza, soprattutto quella contemporanea, è una missione che si svolge al plurale, è altrettanto vero che dobbiamo alcuni progressi straordinari all’impegno e alle geniali intuizioni di singole personalità. Appuntamento allora il primo dicembre 2024 con Stefano Mancuso, che partirà dagli otto libri che Charles Darwin ha dedicato alle piante per raccontare come abbia cambiato il nostro modo di intendere la vita. La lezione di Alessandra Viola del 9 febbraio 2025 sarà invece dedicata a Carlo Linneo, il geniale ideatore del metodo di classificazione utilizzato per definire tutti gli organismi viventi, una “lingua comune” per descrivere il mondo animale e quello vegetale. Toccherà a Piero Martin chiudere questo primo ciclo di Lezioni di Scienze, il 23 marzo, con un viaggio nella figura di Albert Einstein, fisico geniale che ha rivoluzionato la nostra comprensione dell’universo, ma anche tenace antirazzista e uomo immerso nell’umanità a lui contemporanea e nelle sue contraddizioni. Il ciclo di Lezioni di Storia Capitali culturali e il ciclo di Lezioni di Scienze I grandi maestri, ideati dagli Editori Laterza, sono organizzati in collaborazione con il Nuovo Teatro Giovanni da Udine, con il sostegno di Confindustria Udine e la media partnership del Messaggero Veneto.