Quando apri un libro, apri il mondo. Perché ogni libro ci apre ad altri libri. Perché i libri, pur nella diversità delle nostre vite, ci uniscono ad altre persone e ci salvano».
“Venezia. Interno giorno. Ventotto gennaio millecinquecentocinque.” Sono le prime parole del nuovo romanzo di Fabiana Dallavalle che arriva in libreria dopo “La carezza dell’acqua” uscito nel 2016 sempre con Gaspari Editore.
La certezza di aver già conosciuto e vissuto luoghi, oggetti e persone è il cardine su cui fonda la storia in un continuo intrecciarsi di passato e presente attraverso il racconto di due donne, Ada e Agnese, e un misterioso taccuino di appunti che ha attraversato il tempo. Sullo sfondo, sempre protagonista come nel primo romanzo, c’è Venezia con la sua acqua di laguna, i suoi odori inconfondibili e le ombre che si alzano dalle calli, ma ci sono anche la Bruges dei pittori fiamminghi, la moderna Edimburgo, Trieste e Parigi.
Nata a Casale Monferrato, Fabiana Dallavalle è udinese di adozione dove vive e lavora. Si è laureata a Trieste in Storia del Teatro. Giornalista, scrive nelle pagine di cultura del Messaggero Veneto.