Multiverso, la rivista edita da Forum che ha appena pubblicato il suo dodicesimo numero dedicato a ‘Margine’, organizza, in collaborazione con Casa Cavazzini, Museo d’arte moderna e contemporanea di Udine, ‘Fuori cornice’, un ciclo di quattro conferenze sull’arte contemporanea.
Con il suo metodo di analisi basato sull’incrocio di linguaggi e saperi diversi, Multiverso si concentra sul presente e su come ci rapportiamo al nostro tempo. In questo, l’arte ci viene in aiuto: il presente non è l’accettazione dell’esistente ma è quel continuo interrogarsi che sta alla base della creatività e della capacità di reinventarsi. Di questo tempo si parlerà negli incontri che si svolgeranno a Casa Cavazzini, tutti con inizio alle 17.30, con il seguente calendario.
Il 31 maggio: ‘Chi inventa trova: la sostenibile leggerezza di Grazia Varisco’; il 7 giugno: ‘Il linguaggio dell’arte islamica’ con Giovanni Curatola; il 13 giugno: ‘Nikam-Nessun dove’, con Paolo Comuzzi e Andrea Trangoni; il 17 giugno: ‘Cosa resta del simbolo nell’arte contemporanea?’ con Mino Gabriele.
Si comincia con una protagonista dell’arte italiana, la milanese Grazia Varisco che, dopo aver frequentato l’Accademia di belle arti di Brera, dal 1960 entra nel Gruppo ‘T’ di Anceschi, Boriani, Colombo e De Vecchi, muovendosi all’interno dell’esperienza dell’arte cinetica e programmata. Dalla metà degli anni sessanta Varisco continua in modo autonomo la sua ricerca partecipando a importanti rassegne nazionali e internazionali e ricevendo nel 2007 il ‘Premio nazionale Presidente della Repubblica’ per la scultura. Sue opere figurano in musei e collezioni pubbliche e private, fra cui la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma, il Moma di New York, il Mambo di Bologna e i musei di Ciudad Bolivar, di Wurtzburg, di Villa Croce di Genova e quello del ’900 di Milano. Nell’incontro di Casa Cavazzini, Grazia Varisco dialogherà con lo storico dell’arte Giovanni Rubino.