“L’impagliatura nella manifattura non è solo tradizione: rappresenta un valore da promuovere nella didattica e nella formazione, un patrimonio anche immateriale che ha ricadute sull’attualità, da qui l’incontro con l’Asdi Sedia”. Così il direttore dei Civici Musei, Marco Biscione, illustra le motivazioni che hanno dato il via a un accordo stipulato nei giorni scorsi tra il Museo Etnografico del Friuli, per il Comune di Udine, con l’Agenzia per lo Sviluppo del Distretto Industriale della Sedia. La convenzione, firmata congiuntamente con il presidente dell’Asdi Sedia Giusto Maurig, ha anticipato la nuova esposizione dedicata alla storia della produzione artigianale delle sedie impagliate, allestita nella sala dedicata alla “Tradizione del mobile”, nell’ambito dei percorsi espositivi di approfondimento della cultura popolare.
In base all’accordo appena siglato, l’Asdi mette mensilmente a disposizione del Museo Etnografico del Friuli, attraverso la conoscenza aziendale sul territorio distrettuale, un modello di attuale produzione di design, impegnandosi anche a sostenere iniziative promozionali per valorizzare le esposizioni legate al settore. A rotazione proporrà un prodotto che interpreta l’impagliatura e l’intreccio in chiave moderna, a partire dal n.8 di “Cassiopea”, collezione già esposta in prestigiose vetrine nazionali ed europee. “La collaborazione tra enti sul territrio è essenziale per far capire alla nuove geenrazioni che dalla storia si impara tanto – commenta Maurig -, dalle tecniche, ancora attuali, ai principi di ecosostenibilità”.
Nello specifico, la convenzione prevede da parte del Museo Etnografico l’opportunità di visite per il comparto del mobile e la divulgazione dell’iniziativa, mentre l’Asdi Sedia si occuperà di sostenere iniziative promozionali per valorizzare le esposizioni, sia temporanee che permanenti (incontri con esperti,tavole rotonde), mettendo a disposizione ogni mese, attraverso la conoscenza delle aziende sul territorio distrettuale, un modello di attuale produzione di design con schede illustrative.
La cultura del lavoro dei seggiolai ha contraddistinto, in area locale, la nascita e l’economia dell’ex Triangolo della sedia, una produzione nata nell’800 nell’area di Manzano, San Giovanni al Natisone e Corno di Rosazzo, ma anche nel Friuli austriaco fra Cormòns e Mariano. Erano “botteghe” condotte secondo tradizione familiare poi trasformatesi in ditte di medie dimensioni con manodopera e garzoni locali. In quest’area, prima della Grande Guerra, era coinvolto il 10% dei capifamiglia e, nonostante le fasi di oscillazione, l’attività sediaria ha affiancato a lungo l’economia rurale. Oggi, con il design, la sedia impagliata trova una nuova vita con materiali e forme attuali.