Prezioso l’edificio di Santa Maria dei Battuti , preziosa la mostra del più favoloso acquerellista friulano, Renato Paoluzzi, umile ma virtuoso anche negli oli,negli acrilici e nelle tecniche miste ove usa anche sassolini e sabbie del Natisone.
Trans flumen, Oltre il fiume , questo il titolo della mostra visitabile in questi giorni.
Oltre il fiume dunque, oltre il suo fiume della memoria e dell’ispirazione, oltre le acque dell’amato acquerello, oltre la carta sempre carezzata, perché in questa mostra ci sono oli e tele. E ancora, oltre la figurazione delicata sempre trattata con sensibile mano, per andare anche verso un piano di accenno accorato all’informale, oltre il fiume dell’emozione per cogliere la vibrazione di un sentimento profondo, sempre vivo ma in questa mostra ancora più potente e travolgente, come le acque d in questo Natisone che ti penetrano vene e muscoli.
E allora il colore diventa sangue, blu, azzurro, fresco e robusto.
E il bianco e il grigio sono i sassi che tagliano quasi voraci, la tela dell’artista che declina i segni piegandoli ora morbidi ora nervosi, in una mano dura e operaia, ma anche poetica e docile, come questa acqua del Natisone che scorre qui a pochi passi da questa vecchia chiesa di quello che fu un ospedale, oggi solenne sala mostre dove grandi autori come Paoluzzi possono trovare una pausa esistenziale prima di ricominciare a produrre.
Vito Sutto