Dal 9 febbraio – con inaugurazione alle 16.30 – al 2 marzo, il pubblico delle sale espositive di Palazzo Elti a Gemona avrà l’opportunità di immergersi in un percorso artistico unico, dove pittura, mosaico, ceramica e tessitura dialogano tra loro in una mostra che unisce sensibilità, tecnica e visione contemporanea. Le protagoniste di questa esposizione sono Ivana Burello, Ivana Monasso, Jolanda Tosolini ed Elisabetta Vattolo, con la speciale partecipazione di Liliana Ursella. Liliana Ursella psicologa, psicoterapeuta ed allieva in arteterapia antroposofica presso la scuola Stella Maris di Bologna dialogherà all’inaugurazione della mostra prevista alle ore 16.30 di domenica 9 febbraio con la nota giornalista e scrittrice Lucia Burello.L’esposizione verrà arricchita da due incontri di approfondimento, il primo domenica 16 febbraio alle ore 16.30 con la scrittrice Lucia Burello, mentre domenica 23 alla stessa ora ci sarà l’occasione per ascoltare il prof. Marco Maria Tosolini.Le artiste e il loro linguaggio espressivoJolanda Tosolini trasforma l’antica arte del mosaico in un linguaggio moderno e personale, capace di raccontare storie e trasmettere emozioni. Nel suo laboratorio creativo, il legno riciclato e le radici si nobilitano attraverso l’uso sapiente di smalti, murrine veneziane, vetri e marmi, talvolta intrecciati con la lamiera. Ogni sua opera è unica, frutto di una ricerca interiore che si traduce in forme armoniose e originali. Ivana Burello vede la pittura come un’urgenza dell’anima, un linguaggio esistenziale che trascende il visibile. Nei suoi dipinti, il colore diventa voce e racconto, un ponte verso l’invisibile, accessibile solo a chi sa andare oltre l’apparenza. Il suo approccio all’arte è totale, privo di compromessi, e si manifesta in opere che evocano emozioni profonde e suggestioni intime. Ivana Monasso, mosaicista di talento, alterna la precisione tecnica del suo lavoro quotidiano con una ricerca artistica più libera e personale. Le sue opere astratte, essenziali e minimaliste si nutrono di materiali poveri e naturali – marmi, sassi, pezzi di recupero – dando vita a composizioni in cui equilibrio e materia si fondono in una sintesi poetica. Elisabetta Vattolo si muove in un territorio artistico di sperimentazione e introspezione, dove la dimensione mistica e psichica si intreccia con un profondo amore per la natura. Il ciclo di opere esposte rappresenta una ricerca visiva che esplora i confini invisibili dell’esistenza e della psiche collettiva, offrendo uno sguardo oltre la superficie per rivelare misteri universali e trascendenti. “L’arte – sottolinea il vicesindaco e assessore alla cultura Flavia Virilli – è un linguaggio universale che permette di esplorare e reinterpretare il mondo attraverso sensibilità diverse. Con questa mostra si è voluto dare spazio a quattro artiste straordinarie che, attraverso tecniche e materiali differenti, esprimono una visione personale e innovativa. Il Comune è orgoglioso di sostenere iniziative come questa, che arricchiscono la nostra offerta culturale e creano occasioni di incontro tra artisti e comunità. Crediamo fortemente nel valore dell’arte come strumento di crescita e condivisione, e questa esposizione rappresenta un’opportunità preziosa per avvicinare il pubblico alla bellezza della creatività contemporanea.” L’esposizione sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18. Per ulteriori informazioni: visitgemona.com