Ventiquattro mila quaderni destinati agli studenti delle scuole provinciali per coinvolgerli in percorsi di conoscenza del territorio. E ancora, borse, penne, mappe, cartoline e anche un gioco da tavolo per scoprire la storia dei Patriarchi divertendosi. Queste le iniziative inserite tra le attività promozionali collegate al progetto “Terra dei Patriarchi” presentate oggi – lunedì 1° ottobre – a palazzo Belgrado dal presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini e dall’assessore provinciale al turismo Franco Mattiussi. A rappresentare il mondo della scuole Emanuele Bertoni docente Referente della Consulta Provinciale degli Studenti.
Destinatari dei quaderni, dunque, saranno gli alunni delle scuole medie inferiori e delle classi IV e V delle primarie del territorio. Si tratta di materiale promozionale che va oltre il solito gadget e che potrà essere utilizzato dai ragazzi nell’ambito del proprio ciclo di studi. Ma anche per conoscere meglio il proprio territorio, le sue tradizioni, la sua storia. I quaderni sono proposti in 11 versioni distinte per valorizzare gli altrettanti luoghi/simboli della Terra dei Patriarchi e del Friuli. Fanno parte del materiale promozionale presentato nel corso della conferenza stampa anche le mappe che forniscono una panoramica esaustiva su tutte le terre dei Patriarchi con tutte le indicazioni utili ai turisti (luoghi di visita storici e archeologici, strutture sportive, luoghi di culto, punti informativi, ville, musei, campeggi, spiagge…). Incluso nei gadget realizzati, anche il “Gioco della Terra dei Patriarchi” che condurrà i giocatori in un divertente viaggio alla scoperta della storia e del territorio della Provincia di Udine. I giocatori, infatti, dovranno sfidarsi a suon di dadi e di domande sulla storia della Terra dei Patriarchi i cui ritratti, alternati alle bandiere simbolo del Friuli, sono raffigurati sul tabellone da gioco. «Una modalità di conoscenza e promozione – ha affermato Mattiussi – che riuscirà a coinvolgere grandi e piccoli e a rendere tutti più consapevoli delle ricchezze racchiuse nel territorio della Provincia di Udine».
Come ha sottolineato il presidente Fontanini, «questo materiale, contribuirà a far conoscere qla memoria storica della nostra terra. Terra dei Patriarchi è una progettualità – ha evidenziato – atta a favorire iniziative di carattere turistico per la promo-commercializzazione del prodotto turistico. Prodotto che viene confezionato attingendo al grande patrimonio culturale, paesaggistico, agroalimentare, di artigianato artistico e soprattutto identitario che un’area come quella della provincia di Udine può e deve offrire al turista di un ben identificato segmento turistico».
«La consapevolezza del valore di questo patrimonio – ha chiarito Mattiussi – ci ha indotto a elaborare, con i nostri uffici, questo progetto, unito anche all’esperienza maturata in anni di lavoro nel settore dell’accoglienza turistica. Il progetto “Terra dei Patriarchi” ha voluto interpretare questa filosofia nell’interesse degli operatori e con la speranza di portare un contributo fattivo agli stessi e al sistema turistico in generale. Con Turismo FVG – sottolinea Mattiussi – c’è un continuo e costante dialogo che approderà ad una convenzione che meglio dettaglierà le singole azioni. Con i soggetti convenzionati con cui abbiamo condiviso le azioni da svolgere, abbiamo individuato le attività che ognuno avrebbe dovuto interpretare senza duplicazioni e con una comunicazione unitaria e condivisa».
Cinque sono stati i soggetti individuati che abbracciano tutta la provincia e precisamente: Carnia Welcome, COSETUR Tarvsio, Friulalberghi, Strada del vino e dei sapori dei colli del Friuli, Strada del vino di Aquileia. «Le attività di ciascuno – ha ribadito Mattiussi – sono state amplificate nell’interesse di tutti. In particolare mi riferisco al maggio dei Patriarchi che ha visto la condivisione delle manifestazioni presenti sul territorio». Tra queste: il Bacio delle Croci a Zuglio, la Festa dell’asparago di bosco, del radicchio di montagna e dei funghi di primavera ad Arta Terme, Vinum – Brindisi a duemila anni di tradizione enologica con la ricostruzione di altrettanti anni di storia e Cantine aperte. «Queste manifestazioni – ha riferito l’assessore provinciale al turismo – sono riuscite ad essere promosse al medesimo prezzo tra molte attività ricettive dalla pianura alla montagna. Oltre a ciò il nostro interesse principale è stato quello dell’opportunità di un marchio che identifica un territorio e che potrà essere utilizzato per percepire immediatamente la tipologia di turismo che questo territorio offre: il turismo “Slow” che si declina anche con il cicloturismo. Segmento che vede sul territorio della nostra provincia un ottimo asset rappresentato dalla ciclovia Alpe Adria, ma non solo».