Il documentario “L’Italia dei Longobardi” è risultato primo classificato alla XXIV Edizione della Rassegna Internazionale del Cinema Archeologico di Rovereto, il più importante festival di cinema archeologico italiano e tra i maggiori in Europa.
La rassegna si è svolta tra il primo e il 5 ottobre e nella serata conclusiva è stato consegnato il premio ‘Città di Rovereto-Archeologia Viva’, alla presenza del sindaco di Cividale del Friuli (Ud) Stefano Balloch e del regista Eugenio Farioli Vecchioli. “Si esprime grande soddisfazione per questo premio – dichiara il sindaco, Stefano Balloch – su 96 film presentati da 21 Paesi diversi, siamo arrivati al primo posto. Questo successo sarà condiviso con la città nel corso di una proiezione. Ringrazio Toni Capuozzo che è stato il testimonial d’eccezione per le bellezze longobarde di Cividale”.
Le riprese del documentario ripercorrono, attraverso il racconto della “Historia Langobardorum” di Paolo Diacono e attraverso interviste a eminenti storici, archeologi, storici dell’arte e testimonial d’eccezione, i sette luoghi italiani della cultura longobarda inseriti nella World Heritage List Unesco come sito seriale I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.).
I luoghi della cultura longobarda
Lo stucco lavorato in minuti, raffinati intarsi nel Tempietto di Cividale del Friuli; l’affascinante, per molti versi inspiegabile, unicum pittorico degli affreschi della chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio; le testimonianze di un nuovo ordine urbano e monumentale che cambia completamente i connotati della città romana a Brescia; la fascinazione per l’antichità classica nel Tempio di Campello sul Clitunno; la sapiente armonia di stili nell’architettura unica di San Salvatore a Spoleto; gli echi del mondo bizantino di Santa Sofia a Benevento; la valorizzazione dell’antico culto di San Michele a Monte Sant’Angelo: sono tutti segni della profonda trasformazione che avviene in Italia nei due secoli della dominazione longobarda, tra il 568 e il 774 d.C.
La realizzazione del documentario
Il filmato, finanziamento dal MiBAC, a valere della legge 77/2006, è stato prodotto dall’Associazione Italia Langobardorum, quale struttura di gestione del sito seriale “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” iscritto dal 25 giugno 2011 nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco e realizzato in partenariato con Archeoframe, Laboratorio di Valorizzazione e Comunicazione dei Beni Archeologici dell’Università IULM di Milano.