ÈStoriabus, l’autobus storico-turistico che viaggia nel tempo, riparte con due importanti novità che segneranno la prosecuzione del suo percorso, già iniziato nel 2013, alla scoperta dei luoghi simbolo della Grande Guerra, di cui ricorre quest’anno il centenario.
Muterà innanzitutto l’aspetto del bus, che rinnoverà la propria veste: con questa nuova immagine grandi e piccoli viaggiatori si sentiranno parte della storia e potranno sedere accanto ai suoi protagonisti, grazie alla guida degli esperti che li accompagneranno, itinerario per itinerario.
Partirà inoltre “èStoriabus in un click”, concorso fotografico per i partecipanti agli itinerari, volto a cogliere lo spirito e il contenuto storico degli appuntamenti targati èStoriabus.
Parte del progetto Carso 2014+, promosso dalla Provincia di Gorizia, èStoriabus propone, in questa sua settima edizione, un totale di dieci percorsi storico-culturali attraverso i luoghi della Prima Guerra Mondiale, per ricordarne, cent’anni dopo, battaglie e accadimenti che segnarono indelebilmente la nostra memoria collettiva. Organizzati dall’associazione èStoria – in collaborazione con la Provincia di Gorizia e con il partenariato tecnico di APT Gorizia, promossi e sostenuti dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Camera di Commercio di Gorizia e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia – tre percorsi si sono già svolti nel 2013, quattro sono in programma per i prossimi mesi e i rimanenti tre saranno distribuiti nel corso della X edizione di èStoria a maggio.
La Grande Guerra occupa ancora uno spazio molto importante nella memoria collettiva, per molte ragioni, tra cui la presenza – nei territori dove è stata combattuta e vissuta – d’innumerevoli tracce e monumenti a essa legati. Sono queste tracce a ricordarci come un centinaio d’anni fa questo tragico conflitto fu combattuto proprio dentro casa nostra, in Friuli Venezia Giulia, terra di confine e proprio per questo teatro d’innumerevoli battaglie. Le esigenze militari dell’epoca, infatti, portarono a una profonda trasformazione del paesaggio, che permane tuttora, a testimonianza viva e incancellabile di quanto accaduto un secolo fa.
Le tracce e i monumenti di questi tragici trascorsi, spesso collocati in meravigliosi contesti naturali, rappresentano degli importanti segni della memoria, che i viaggiatori a bordo di èStoriabus potranno vedere con i propri occhi e toccare con mano, rivivendo le vicende di quei luoghi in cui milioni di uomini hanno combattuto e dove sono state scritte pagine e pagine della nostra storia. Grazie a èStoriabus, l’autobus che viaggia attraverso i luoghi-simbolo della storia, sarà possibile ripercorrere quelle pagine accompagnati dall’esperto commento degli storici, che ne approfondiranno determinati aspetti e ne sveleranno dettagli inediti.
Si inizierà sabato 15 febbraio alle 9 con il primo itinerario del 2014, dal titolo “Gorizia nella Grande Guerra”. Il percorso si snoderà a partire dal sottopasso intitolato ad Aurelio Baruzzi, il sottufficiale romagnolo che issò la bandiera tricolore entrando come primo italiano a Gorizia l’8 agosto 1916, all’Ossario di Oslavia, dove riposano le spoglie dei caduti nel conflitto. Si sosterà presso i monumenti alla VI Battaglia dell’Isonzo, a Enrico Toti e al Fante d’Italia, per poi visitare il Parco della Rimembranza, realizzato a ricordo delle vittime della Grande Guerra. Concluderanno l’itinerario la sosta presso il monumento a Gabriele D’Annunzio e la visita al Museo della Grande Guerra di Gorizia. Commento storico a cura di Lucia Pillon. Il luogo di ritrovo sarà per tutti gli itinerari piazzale Martiri della Libertà d’Italia (Stazione centrale ferroviaria di Gorizia), con rientro previsto nel pomeriggio.
Sabato 15 marzo alle 8.30 èStoriabus proseguirà con il suo secondo itinerario, che prevede la visita ad uno dei luoghi simbolo della Grande Guerra, l’altopiano di Asiago, sede di uno dei più grandi sacrari militari italiani, il Sacrario militare di Asiago-Leiten. Luogo di riposo di oltre cinquantamila salme sia italiane che austroungariche e completato da una cappella, il sacrario ospita anche un piccolo museo nel quale sono esposti cimeli e materiale rinvenuto sull’Altopiano. Commento storico a cura di Pierluigi Lodi.
Il Piave e i suoi sacrari saranno invece la meta, sabato 29 marzo alle 8.30, del terzo itinerario 2014 di èStoriabus.