C’è tempo fino al 30 novembre per aderire alla campagna “FAI-campagna luoghi del cuore 2014”, che raccoglie i voti dei cittadini (sia su supporto cartaceo che via web) per tutelare alcuni patrimoni italiani. Anche a Premariacco l’iniziativa ha coinvolto i residenti, che si sono costituti in un comitato per sensibilizzare l’opinione pubblica sul salvataggio di una villa bellissima ma che versa attualmente in un forte stato di degrado: villa Cernazai Pontoni, situata fra Ipplis e Spessa di Premariacco alla sommità di una piccola altura che fa parte del gruppo collinare di Ipplis- Corno di Rosazzo Manzano, zona di particolare pregio agricolo e naturalistico con vigneti doc, boschi, prati, castelli e giacimenti fossili. Oggi il palazzo, la barchessa e le costruzioni rustiche richiedono urgenti interventi di restauro per evitarne il crollo. La Villa è una proprietà del Comune di Cividale, ma non è ancora risolto un contenzioso con gli eredi. Per scalare la classifica e consentire di ottenere il riconoscimento di un contributo per la tutela del luogo, l’assessore Daniele Murello invita a votare tramite il sito:
http://iluoghidelcuore.it/luoghi/ud/premariacco/villa-cernazai-pontoni-e-area-agricola/22975.
LA VILLA
La Villa è situata in una posizione panoramica straordinaria: di fronte si apre la piana di Cividale del Friuli, tutto l’arco dei Colli Orientali, delle Prealpi e Alpi Giulie. È circondata da una vasta tenuta di prati e vigneti, un parco-giardino con piante ad altro fusto e serra, il broilo con roseto e frutteto. La costruzione principale è un palazzo rettangolare a tre piani, dotato anche di cantine sotterranee. La facciata principale è rivolta a ovest e si sporge su una terrazza panoramica con al centro una bella vera da pozzo in pietra e ornamenti di ferro battuto.
La facciata secondaria è rivolta a nord, verso la strada di accesso. Un rustico a due piani di notevoli dimensioni la barchessa – affianca la villa, è disposto a est – su retro rispetto alla facciata principale ad un livello diverso ed è annesso al palazzo da due ali che formano una corte interna. La villa è di colore bianco in contrasto con il rustico di colore ocra. A sud, molto vicino al palazzo, si trovano una torretta di forme neogotiche e invece più lontane, un gruppo di case rustiche che formano come un villaggio. Non si hanno precise notizie riguardo alla data di costruzione: il complesso si può facilmente riferire agli stilemi delle ville venete friulane del primo ‘700. Le mappe catastali austriache del 1836 documentano la villa e quasi tutte le sue dipendenze.
Affianco al palazzo si trova la cappella dedicata alla Beata Benvenuta Boiani di Cividale; la cappella è attestata al 1659 e allora dedicata a San Francesco. La Villa nel corso dell’800 è stata proprietà della facoltosa famiglia Cernazai di Udine e vi risiedeva Carlo Luigi Cernazai, studioso di botanica e agronomo come il padre, il più famoso Giuseppe Cernazai. Carlo Cernazai è personalità fra le più significative della storia della viticultura friulana, essendo stato fra i promotori nell’800 di nuove tecniche di selezione dei vitigni e di coltivazione. La villa è ancora dotata di un antico foledor-ambiente adibito alla lavorazione delle uve e di una straordinaria cantina.
Nel ‘900 la proprietà è passata alla baronessa Elisabetta Braida de Chantal, e quindi venduta negli anni ’50 a Ines Pontoni di Premariacco che infine con lascito testamentario del 1967 l’ha donata alla Casa di Riposo di Cividale per opere di bene a favore di anziani indigenti. Oggi la Villa è una proprietà del Comune di Cividale, ma non è ancora risolto un contenzioso con gli eredi di Ines Pontoni. Nel corso degli ultimi 50 anni è stata atelier degli artisti Aldo Colò e Pino Mocchiut: in questa circostanza è stata cenacolo di incontro per un gran numero di artisti di tutta l’area AlpeAdria.
Il parco della Villa è stato fino alla metà degli anni ’90 la location della famosa Festa del Vino di Ipplis, fra le prime e più importanti manifestazioni enogastronomiche del Friuli, che molto da contribuito allo sviluppo e alla promozione dei Vini dei Colli Orientali del Friuli. Oggi la villa e il suo giardino sono in stato di abbandono. In particolare il palazzo, la barchessa e le costruzioni rustiche richiedono urgenti interventi restauro per evitarne il crollo. Ricerche e scheda a cura di Ipplis da ritrovare – https://www.facebook.com/pages/Ipplis-Da-Ritrovare.