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Salviamo Villa Cernazai Pontoni di Ipplis

redazione 27 Novembre 2014
Salviamo Villa Cernazai Pontoni di Ipplis

Salviamo Villa Cernazai Pontoni di IpplisC’è tempo fino al 30 novembre per aderire alla campagna “FAI-campagna luoghi del cuore 2014”, che raccoglie i voti dei cittadini (sia su supporto cartaceo che via web) per tutelare alcuni patrimoni italiani. Anche a Premariacco l’iniziativa ha coinvolto i residenti, che si sono costituti in un comitato per sensibilizzare l’opinione pubblica sul salvataggio di una villa bellissima ma che versa attualmente in un forte stato di degrado: villa Cernazai Pontoni, situata fra Ipplis e Spessa di Premariacco alla sommità di una piccola altura che fa parte del gruppo collinare di Ipplis- Corno di Rosazzo Manzano, zona di particolare pregio agricolo e naturalistico con vigneti doc, boschi, prati, castelli e giacimenti fossili. Oggi il palazzo, la barchessa e le costruzioni rustiche richiedono urgenti interventi di restauro per evitarne il crollo. La Villa è una proprietà del Comune di Cividale, ma non è ancora risolto un contenzioso con gli eredi. Per scalare la classifica e consentire di ottenere il riconoscimento di un contributo per la tutela del luogo, l’assessore Daniele Murello invita a votare tramite il sito:
http://iluoghidelcuore.it/luoghi/ud/premariacco/villa-cernazai-pontoni-e-area-agricola/22975.

LA VILLA
La Villa è situata in una posizione panoramica straordinaria: di fronte si apre la piana di Cividale del Friuli, tutto l’arco dei Colli Orientali, delle Prealpi e Alpi Giulie. È circondata da una vasta tenuta di prati e vigneti, un parco-giardino con piante ad altro fusto e serra, il broilo con roseto e frutteto. La costruzione principale è un palazzo rettangolare a tre piani, dotato anche di cantine sotterranee. La facciata principale è rivolta a ovest e si sporge su una terrazza panoramica con al centro una bella vera da pozzo in pietra e ornamenti di ferro battuto.

La facciata secondaria è rivolta a nord, verso la strada di accesso. Un rustico a due piani di notevoli dimensioni la barchessa – affianca la villa, è disposto a est – su retro rispetto alla facciata principale ad un livello diverso ed è annesso al palazzo da due ali che formano una corte interna. La villa è di colore bianco in contrasto con il rustico di colore ocra. A sud, molto vicino al palazzo, si trovano una torretta di forme neogotiche e invece più lontane, un gruppo di case rustiche che formano come un villaggio. Non si hanno precise notizie riguardo alla data di costruzione: il complesso si può facilmente riferire agli stilemi delle ville venete friulane del primo ‘700. Le mappe catastali austriache del 1836 documentano la villa e quasi tutte le sue dipendenze.

Affianco al palazzo si trova la cappella dedicata alla Beata Benvenuta Boiani di Cividale; la cappella è attestata al 1659 e allora dedicata a San Francesco. La Villa nel corso dell’800 è stata proprietà della facoltosa famiglia Cernazai di Udine e vi risiedeva Carlo Luigi Cernazai, studioso di botanica e agronomo come il padre, il più famoso Giuseppe Cernazai. Carlo Cernazai è personalità fra le più significative della storia della viticultura friulana, essendo stato fra i promotori nell’800 di nuove tecniche di selezione dei vitigni e di coltivazione. La villa è ancora dotata di un antico foledor-ambiente adibito alla lavorazione delle uve e di una straordinaria cantina.

Nel ‘900 la proprietà è passata alla baronessa Elisabetta Braida de Chantal, e quindi venduta negli anni ’50 a Ines Pontoni di Premariacco che infine con lascito testamentario del 1967 l’ha donata alla Casa di Riposo di Cividale per opere di bene a favore di anziani indigenti. Oggi la Villa è una proprietà del Comune di Cividale, ma non è ancora risolto un contenzioso con gli eredi di Ines Pontoni. Nel corso degli ultimi 50 anni è stata atelier degli artisti Aldo Colò e Pino Mocchiut: in questa circostanza è stata cenacolo di incontro per un gran numero di artisti di tutta l’area AlpeAdria.

Il parco della Villa è stato fino alla metà degli anni ’90 la location della famosa Festa del Vino di Ipplis, fra le prime e più importanti manifestazioni enogastronomiche del Friuli, che molto da contribuito allo sviluppo e alla promozione dei Vini dei Colli Orientali del Friuli. Oggi la villa e il suo giardino sono in stato di abbandono. In particolare il palazzo, la barchessa e le costruzioni rustiche richiedono urgenti interventi restauro per evitarne il crollo. Ricerche e scheda a cura di Ipplis da ritrovare – https://www.facebook.com/pages/Ipplis-Da-Ritrovare.

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