La vita è la morte, mistero del trasformarsi
Teatro Contatto tutto l’anno inaugura l’autunno con uno spettacolo ancora una volta splendido:
Le Sacre du Printemps, con musica originale di Igor Stravinsky, regia di Agata Castellucci, Teodora Castellucci e Vito Matera.
Coreografia travolgente di Teodora.
Un moto informe parla di vita e di morte, vivifica lo studio del mondo animale e gli intrecci con il vegetale.
Un moltiplicarsi di scenario induce lo spettatore e entrare nel mistero della vita che per riprodursi ha bisogno di annullarsi.
Il visionario scorrere delle gestualità rimanda ad una danza funebre nel cui retroterra trionfa la vita perché l’atto eroico di chi muore diventa dono e consegna.
Lo spettacolo inizia con un suono di voce umana che pare inserirsi insidiosa e inopportuna nel velo di Intrecci del mondo animale – vegetale.
La musica del grande compositore poi accentua la suggestione del dramma vita morte.
Del resto l’uomo divoratore può forse dolersi della sua condizione.
Il passo tra il masticare e l’essere masticato forse è breve, quanto la nota forte ed aspra del celebre compositore.
Sempre fondante l’incontro finale con il pubblico che pone domande e sente spiegazioni
Vito Sutto
Commovente