Tomas Leardini sul palco
Se è vero che al cuore non si comanda…ebbene il cuore è stanco di sentire questo luogo comune su di se’, si ribella protesta e qualche volta come rivendicazione si ferma.
E allora sono guai. Bisogna farlo funzionare sempre e seguire i suoi dettati, attenzione all’alimentazione, niente fumo, movimento e… quando ci vuole…il medicinale.
Uno spettacolo allegro e semiserio per cardiopatici e aspiranti tali, per malati e sani, futuri pazienti dell’ospedale, dove, abbiate pazienza, il medico non puo’ fare i miracoli, soprattutto quando ha di fronte trenta malati ed è solo.
Questa rappresentazione teatrale dovrebbe essere proposta a tutti gli ospedali , lo Stato dovrebbe costringere tutti i fumatori ad essere presenti , in tutte le scuole e in tutte le sale.
Ve lo dicono assieme a Tomas Leardini anche Giulia Lombezzi( drammaturgia ) e Vittorio Borsari (regia con Lombezzi).
Il cuore porta il sangue ovunque fa un lavorone da supersfruttato, quado tutti gli altri organi del corpo dormono ancora lui pedala.
Fate in modo che non entri in sciopero.
Allegro e sdrammatizzante questo spettacolo fa sorridere e riflettere sulle nostre disattenzioni di ogni giorno.
Lo ha raccontato tutto di un fiato un ragazzone che è la propaganda della salute, guardando negli occhi gli spettatori del Teatro Bon , con la sua grinta da riminese,uomo di mare che la sa lunga …e da qualche tempo di piu’ perche’ la morosa non la vuole romagnola…come dice la celebre canzone…ma l’ha trovata a San Daniele.
E cosi miscellanea di pepe e di aceto lui salta sul palcoscenico e le questioni di cuore le lascia fuori dalla sala. All’interno solamente la sua vitalità generosa e accattivante , carica di gioiosa partecipazione, perche’ il teatro è questo!
Vito Sutto