Ancora un grande successo di pubblico per Css Teatro stabile di innovazione, Teatro Incerto e TinaosIn prima nazionale i sempre bravissimi Fantini, Moretti e Scruzzi (regia di Giovanni Visentin,) esprimono lo smarrimento di vecchi clowns che possono vivere solamente di ricordi e di memorie improponibile al pubblico, che vive la contemporaneità e che sembra allontanarsi sempre di piu’ dalla visione circense.Dunque che fare se non rifugiarsi nel passato e in giochi che oramai non farebbero ridere piu’ nessuno. Ma un giorno il vecchio agente li chiama al telefono e i tre partono per un’avventura inimmaginabile, verso la fredda Siberia, dove pare che il loro spettacolo possa ancora piacere.Vestiti con gli abiti adatti a supportare le terribili temperature partono … E qui ci fermiamo per non togliere la sorpresa ai futuri fruitori dello spettacolo.A nostro avviso qui il trio raggiunge una delle piu’ elevate e commoventi offerte teatrali del gruppo. La comicità nasconde proprio la malinconia e il declino dei protagonisti, la gestualità, le parole, il respiro dello spettacolo, nutrono il pubblico di un potente messaggio : di fronte al declino del corpo e dell’anima la resa non puo’ mai essere trattata.Le note di sala parlano di poetica comicità, non sono parole da ufficio stampa, è proprio cosi,gli spettatori escono dalla sala con la consapevole malinconica certezza dell’inesprimibile volontà dell’essere umano di non cedere nemmeno di un millimetro davanti all’aspro ineludibile destino.
Vito Sutto