Il procuratore: “In Italia leggi ottime, ma manca l’applicazione concreta”
Tutto esaurito allo Ial per la visita del magistrato Raffaele Guariniello, ospite del noto ente di formazione per un seminario dedicato ai temi della sicurezza e salute sui luoghi di lavoro. Il noto procuratore – famoso per le sue eclatanti inchieste (quella “lampo” sul rogo alla ThyssenKrupp e quella sull’eternit, per citarne alcune) – dinnanzi ad una platea di un’ottantina di corsisti, ha approfondito, assieme alla professoressa Roberta Nunin dell’Università di Trieste, in particolare le questioni legate all’insorgenza dei nuovi rischi e agli obblighi e responsabilità delle imprese. “Le leggi italiane sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro – ha commentato a margine dell’incontro il super-magistrato – sono tra le migliori al mondo, il problema è che manca l’applicazione concreta” così come la capacità di risolvere in modo tempestivo i nodi.
Caso emblematico, quello dell’Ilva di Taranto, che è “significativo di quando i problemi non vengono risolti con serenità e rimandati”. Tuttavia nelle parole del procuratore trova spazio anche la questione – ben nota in Friuli Venezia Giulia – dell’amianto. Purtroppo – ha spiegato in sostanza – si tratta di un problema sia del passato che del presente: si continua a morire di amianto e sono ancora molte le persone a cui non viene riconosciuta quale causa della malattia questa sostanza. Infine, un allarme: “Sul fronte sicurezza in Italia è emergenza scuole”.