Nella splendida cornice della Basilica Palladiana di Vicenza è stata inaugurata la più grande mostra monografica mai realizzata in Italia di Vincent Van Gogh, una mostra che già prima della sua apertura sta riscuotendo un successo di livello internazionale, tanto che ad oggi sono stati venduti in prevendita oltre centomila biglietti.
La mostra “Van Gogh. Tra il grano e il cielo“, curatore Marco Goldin, è promossa da Comune di Vicenza e Linea d’Ombra che ne ha curato anche l’organizzazione e la preparazione. Troviamo qui esposte un altissimo numero di opere dell’artista olandese: ben 43 dipinti e 86 disegni che ripercorrono tutta la vita artistica del pittore.
E’ una mostra particolare, diversa dalle precedenti, bisogna affrontarla con la consapevolezza che andremo a scoprire un nuovo aspetto di Van Gogh, un lato che viene spesso ignorato o lasciato in secondo piano. Scordiamoci allora i famosi girasoli, le notti stellate, i caffè di notte, gli autoritratti o le chiesette di Auvers e prepariamoci ad incontrare gli umili lavoratori, le contadine, i seminatori, i paesaggi provenzali, i giardini e la solitudine Prepariamoci a rivivere insieme all’artista la sua trasformazione da crisalide a farfalla. Accompagniamo lungo la sua strada Van Gogh che all’inizio è un pittore del Nord Europa che traduce la realtà con i toni scuri delle sue terre quali i marroni, i neri, i verdi cupi, i cieli lattiginosi, e che incontra poi la pittura parigina aggiungendo alla sua tavolozza nuove gradazioni e nuovi toni più vivi, per giungere alla fine al tripudio e al trionfo del colore con il suo arrivo nel sud della Francia, dove capisce che il cielo può assumere mille sfumature di azzurro, dove gli alberi cambiano aspetto con il frusciare delle foglie e il riverbero delle acque, dove la natura si offre in mille e ancora mille cangianti tonalità e tinte.
Visitando la mostra cresciamo, anche noi spettatori, insieme a Van Gogh, vediamo il suo mondo cambiare aspetto e ci chiediamo, ancora una volta, come sia possibile che questo grande artista non sia stato apprezzato in vita, tanto che lui stesso diceva “Non posso cambiare il fatto che i miei quadri non vendono. Ma verrà il giorno in cui la gente riconoscerà che valgono più dei colori usati nel quadro”
La mostra dà largo spazio ai disegni di Van Gogh, diventando così un’occasione unica per vedere queste opere che solitamente non vengono mai esposte o che restano visibili per periodi limitati di tempo. I disegni sono inoltre gli indicatori della crescita artistica del pittore e spesso rappresentano gli studi preparatori per quelli che poi diverranno i suoi dipinti.
Van Gogh. Tra il grano e il cielo
Vicenza, Basilica Palladiana
7 ottobre 2017 – 8 aprile 2018