Dopo i successi del tour in Italia (Torino, Ferrara, Roma…), il duo composto da Luka Sukic e Stjepan Hauser, meglio conosciuti con il nome di 2Cellos, ha fatto tappa al No Borders Music Festival di Tarvisio.
Per chi non conoscesse il duo croato, violoncellisti di fama mondiale, invito a cercare sui canali internet (youtube etc.) le loro performance, ne resterete affascinati, non vè dubbio!
Io almeno fino ad oggi li conoscevo solo da internet, ma dal vivo…beh….è tutta un altra storia.
Ma andiamo per sommi capi.
Per l’evento, Tarvisio regala una serata di Agosto frizzantina e serena, l’audience è di tutto rispetto, personalmente credo di avere distintamente riconosciuto Croati, Ungheresi, Austriaci e Sloveni più una nutrita truppa di italiani a ben rappresentare le regioni confinanti e non solo.
I cancelli si sono aperti alle 20.00 in punto, per l’ingresso in Piazza Unita’ di un nutrito numero di fans (personalmente ne stimo oltre il migliaio).
La serata ha inizio intorno alle 20.40, ouverture affidata alla performance di “The leading guy” (al secolo Simone Zampieri, già nella Busy Family).
Merita un appunto la sua esibizione, di circa 45 minuti, che porta sul palco echi folk americani, portatori di suggestioni lungo un fil rouge che parte da Woody Guthrie, passa da Bob Dylan e arriva fino a Wilco, ma altresi contaminata da quello che chiamiamo pop e che parte dalla sua stessa radice, popular, e si dirama in un vasto campionario semantico che comprende gli aggettivi orecchiabile, familiare, semplice, immaginifico, sintetico, rarefatto, denso, curioso, accattivante, intimo, universale, bello. L’artista presenta brani tratti dal suo ultimo lavoro, “Memorandum”.
The Leading Guy sa scrivere; solide ballad di voce e chitarra, arrangiamenti mai invasivi, più incentrati sulla ricerca di pochi suoni tondi e belli, così come per la vocalità delicata e talvolta un po’ spezzata, a mezza voce, sobria e docile.
Alla fine della sua sobria e interessante performance, il pubblico ha appena 15 minuti per poter finalmente godere l’arrivo del duo meraviglie!
Il primo a presentarsi sul palco e’ Luka, con il suo Violoncello YAMAHA elettrico Bianco.
Apertura classica, come si conviene a studenti modello del conservatorio, con il brano Oblivion di Piazzolla, in un atmosfera che si è fatta tutta ad un tratto rarefatta…il pubblico è in assoluto silenzio, e la luce blu avvolge l’artista, regalando a lui e agli spalti un aurea mistica e affascinante.
Stjepan si unisce al collega con il suo Violoncello YAMAHA nero lucido per proseguire, restando sul classico, con la toccante Gabriel’s Oboe (dal film The mission) di E. Morricone, cosi descritta da un utente youtube : “Crea una atmosfera dove tutto il brutto si dissolve, dove cala e si rende quasi visibile l’utopia della bellezza che dovrebbe governare il mondo. E per un momento, ci si riesce a credere”.
Che dire? Ha ragione!
Nel tripudio di applausi e di simpatiche intro del duo, che si difendono parlando un italiano accettabilissimo, risalta la loro grande simpatia e la loro assoluta voglia di stare con il pubblico, tutt’altro che asettici o distaccati, ma semmai complici e amichevoli, e i due mega monitor alle loro spalle li rendono ancora più vivi e presenti!
Stjepan quasi sempre introduce le canzoni che si apprestano ad eseguire con…”la prossima canzone è…bellissima, con la sua voce sensuale e accattivante!!”.
Scatenando applausi che escono naturali e complici!
Per staccare dal Classical, si parte con il brano degli U2, “Where the str. have no name”, seguito dalla superba “Viva la Vida” dei Coldplay, ottimamente eseguita a mio modesto parere forse anche grazie al gioco di archi della versione originale.
Guardandomi attorno, durante l’esecuzione dei brani, mi rendo conto della omogenea distribuzione della platea, ragazzi (più ragazze n.d.r, probabilmente anche attratte dall’indubbio fascino dei due artisti), persone sugli anta e oltre, ma soprattutto giovanissimi ragazzini se non addirittura bimbi, assorti e catturati dall’esibizione!
“This world could be a much better place!”.
Segue “Resistance” dei Muse, dove i 2Cellos iniziano a movimentare la serata, con l’archetto del Violoncello (cello) che sembra avere messo il turbo!
Segue la romantica “The Book of love” di Peter Gabriel, scalda cuori come poche, che i due hanno eseguito anche assieme a Zucchero, ma che purtroppo…a Tarvisio non si è visto!
Per rimanere sul filone romantico, segue la meravigliosa “With or without you” degli U2 (sfido chiunque a dirmi non la conosco…!!!) con abbozzo di cori del pubblico.
A seguire uno di quei brani che ”tutti gli esseri umani dovrebbero conoscere” (a mio modestissimo parere) cioè “Human nature” di Michael Jackson eseguita con tocco sopraffino e grande emotività!
Si riparte alla grande con “Smooth Criminal” sempre del compianto Michael, accattivante e veloce tanto da far ballare il pubblico, seguita da “Welcome to the jungle” dei Guns and Roses, ritmi alti ed esecuzione funambolica!
Gli AC/DC irrompono sul palco con “Thunderstruck”, pezzo forte del duo dei balcani, suonato con cellos e distorsori e accompagnati dall’arrivo sul palco del drummer Dusan Kranjc, egregiamente all’ altezza dei due eroi degli archi, cosi da diventare un trio per il resto della serata.
Ora che i ritmi si sono elevati, seguono “Voodoo People” dei Prodigy e “Mombasa” di Hans Zimmer dal film “Inception”.
Ancora Michael Jackson con la bellissima “They don’t care about us” e poi la travolgente “Smells like teen spirit” dei Nirvana, che parte del pubblico ha accompagnato quasi alla maniera dei grunge/rave parties!
”You shock me all night long” e “Highway to hell” dei vecchi cugini australiani (Ac/Dc…) prima degli Stones con la loro “Satisfaction”, con al loro interno (ora davvero non ricordo in quale delle tre, spero mi perdonerete) alcune note di “Con te partirò” di Bocelli, subito riconosciuta e applaudita dal pubblico.
Ancora gli Ac/Dc (devono avere capito che al pubblico piacevano..assai) con la loro “Back in Black” per arrivare ad una versione che trovo “meravigliosa” (a rischio di risultare ripetitivo…) di “The Trooper” degli IRON MAIDEN, introdotta dall’ouverture del Guglielmo Tell di Rossini, un mash up a dir poco suggestivo, che merita sicuramente di essere ascoltata (molto simpatico il video ufficiale)!
Ahimè la chiusura del concerto/esibizione incombe sul cielo di Tarvisio, e i 2Cellos salutano con un Aria di BACH, che così come per le parole di Stjepan (è indubbiamente il più chiacchierone dei due..), avendo aperto con la classica, quale modo migliore se non chiudere allo stesso modo!?!?
Non resta che aspettare un po’ di tempo per poter gustare nuove rivisitazioni violoncellistiche dei due ragazzi Croati, io ci andrò sicuramente, seguite il mio invito, al prossimo concerto in zona, non mancate!