Nuovo appuntamento del ciclo “Verso Go! 2025” per il festival internazionale di musica e territori Nei Suoni dei Luoghi, che guarda così a Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura, proponendo all’interno del suo calendario una serie di concerti transfrontalieri in alcuni luoghi dal particolare fascino culturale, architettonico e paesaggistico. Mercoledì 17 luglio, a Palazzo De Grazia a Gorizia (inizio alle 21.00), ecco l’evento da titolo “Gorizia, spirito di confine”, che vedrà protagonisti sul palco la soprano italiana Greta di Sopra, la soprano messicana Gloria Mojica-Castillo, il baritono sloveno Blaž Stajnko, l’Orchestra da Camera di Pordenone diretta da Stefano Cascioli, con la voce recitante dell’attore Enrico Vanzella. Questo eterogeneo ensemble trasporterà il pubblico in un emozionante viaggio nella Gorizia che fu, fra atmosfere mitteleuropee di inizio Novecento. L’evento, organizzato in collaborazione con Associazione Musicale San Marco e Kulturni dom di Nova Gorica, è a ingresso libero. In caso di pioggia il concerto si terrà nella Sala Storica dell’UGG di via Raimondo. Il programma completo del festival è consultabile su www.neisuonideiluoghi.it .
La serata “Gorizia, spirito di confine”, inserita nel ciclo di concerti di avvicinamento a Go! 2025, ci presenta un’Operatheatre, spettacolo multidisciplinare coordinato dall’Associazione San Marco di Pordenone e frutto della collaborazione del poeta goriziano Ivan Crico e dei giovani compositori del Conservatorio Tartini di Trieste, dell’Accademia di Lubiana e dell’Università della musica di Klagenfurt. A esibirsi, accompagnati dall’Orchestra da Camera di Pordenone, tre giovani cantanti provenienti dalle stesse tre città dei compositori, e la voce recitante di Enrico Vanzella. Lo spettacolo racconta il territorio goriziano attraverso i testi poetici di Biagio Marin, Ivan Crico, Carlo Michelstaedter, Simon Gregorčič e Franco De Gironcoli. Colori, profumi, atmosfere e paesaggi descritti dalle lingue in questa terra di confine: dall’italiano all’antico dialetto sloveno, dal friulano al dialetto isontino. Agli attori il compito di raccontare Gorizia e l’atmosfera mitteleuropea di inizio secolo, la vita travagliata di artisti e di gente comune che ha subìto gli orrori della guerra e, nell’ultima parte, il sogno di una convivenza pacifica fra popoli. Progetto realizzato in collaborazione con Conservatorio G. Tartini di Trieste, Akademija za glasbo di Lubiana, G. Mahler Privatuniversitat fur musik di Klagenfurt.