Ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba
Esattamente 60 anni fa usciva nelle sale Il dottor Stranamore, il capolavoro di black humour di Stanley Kubrick sul pericolo dell’escalation nucleare, film suo malgrado ancora attualissimo: per festeggiarlo, e per svelare com’era nella vita privata il grande regista che ha lasciato il suo segno d’autore in tutti i generi del cinema con capisaldi come 2001: Odissea nello spazio, Arancia meccanica e Shining, arriva il nuovo appuntamento di Aperitivo con l’Arte. “Stanley Kubrick – Ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba” sarà una speciale serata di grande cinema, musica e bollicine in collaborazione con Cinemazero e Cinemadivino FVG, venerdì 17 maggio alle ore 20.30 nell’azienda vinicola I Magredi a Domanins, Pordenone. Come nella tradizione di Aperitivo con l’Arte, non si tratterà solo di uno spettacolo ma di un vero e proprio percorso tra cultura e gusto: Paolo D’Andrea, Massimo Tommasini e Juri Dal Dan al pianoforte metteranno in scena un “documentario-live” tra parole, musica e immagini pensato anche per festeggiare i dieci anni di Cinemadivino FVG, evento che coniuga la proiezione di film d’autore negli spazi accoglienti delle aziende vitivinicole. Lo spettacolo sarà infatti preceduto da un aperitivo di benvenuto e sarà seguito da una degustazione di vini sempre dell’azienda vinicola I Magredi.
L’evento è promosso dall’Associazione Culturale Adelinquere con il sostegno dalla Regione Friuli Venezia Giulia – Attività culturali per il progetto “Vengo anch’io – Aperitivo con l’Arte”, in collaborazione con Cinemadivino FVG e Cinemazero.
«Con l’inizio degli anni Sessanta» spiega Paolo D’Andrea «la fantapolitica cinematografica conosce la sua epoca d’oro. Da Tempesta su Washington di Otto Preminger ad A prova di errore di Sidney Lumet, passando per Sette giorni a maggio di John Frankenheimer, il cinema si sbizzarrisce nel tentativo di dar conto di un’epoca di straordinaria tensione geopolitica. Nessun film del periodo, tuttavia, possiede la forza dirompente del capolavoro di Kubrick: brandendo la lama affilatissima dell’ironia, Il dottor Stranamore fa implodere dall’interno le “logiche illogiche” della grand strategy militare, restituendo il ritratto “freudiano” di un’umanità in bilico tra infantilismo, sessuomania e belluina volontà di potenza».
«Il dottor Stranamore è una storia della guerra fredda: oggi lo scenario è cambiato, ma il rischio della guerra nucleare è sempre attuale», dice Massimo Tommasini. «Nel nostro percorso non parleremo però solo del film ma analizzeremo anche il personaggio di Stanley Kubrick dalla sua infanzia, le origini da giovane fotografo, il suo personale senso del cinema. Apriremo anche una finestra sul suo rapporto con le donne, a volte contrastato sullo schermo, per esempio in film come Lolita o Eyes Wide Shut, nonostante avesse nella vita una meravigliosa relazione con la moglie e le figlie. Sarà insomma un viaggio personale, cinematografico, storico e politico».